il desiderio

di Tania Scavolini

Il desiderio di CuordiCrema

In un mercatino di oggetti usati attirò un giorno l’attenzione di CuordiCrema uno strano oggetto di ottone, invecchiato e sporco. Sembrava provenisse da tempi e luoghi lontani, di aspetto orientaleggiante. Guardandolo bene, assomigliava a una lampada a olio, che fosse la mitica lampada di Aladino???!!! La sua fantasia galoppava come sempre e doveva ogni tanto frenarla per non stare piantata come al solito sulle nuvole..e quella era un’altra delle sue fantasie! In ogni caso decise di acquistarla,ma l’ambulante le disse che gliela avrebbe addirittura regalata, perché era davvero mal ridotta e gli faceva un favore a portarsela via..
Contenta se la mise in borsa e continuò a sbrigare compere e incombenze della giornata..tanto che se ne dimenticò.
Solo il giorno dopo l’oggetto riassorbì l’attenzione di CuordiCrema..la borsa cadde bruscamente dalla sedia sulla quale l’aveva lasciata e fece un gran rumore..caspita! è vero, esclamò: “la lampada!” Ammaccata ancora di più di quello che già non fosse, decise di prendersene cura sfregando ben bene la superficie con un prodotto per quel tipo di metalli. La lampada ridiventò lucida e sfavillante in poco tempo.

Era proprio bella, lo sporco aveva coperto ghirigori di lettere strane che formavano una bordura e le sembrò di leggere, anche se quelle lettere non le capiva affatto, che chi fosse in possesso di quella lampada potesse esprimere un desiderio, soltanto uno ma che sicuramente si sarebbe avverato. Era certa di non sognare ma per non sbagliare si diede un pizzicotto..ahi!! si, non stava sognando!
Ma allora che doveva fare? Ancora non lo sapeva,la teneva tra le mani osservandola rapita, quando i suoi occhi si sgranarono come fanali, tanto lo stupore!! Dalla lampada uscì una nuvoletta di polvere e d’incanto apparve ai suoi occhi il Genio che sbadigliò e si stiracchiò.
CuordiCrema domandò:“ ma sei davvero il Genio, quello della lampada di Aladino?”
Il Genio rispose: “per servirti mia cara, sarò il tuo servo, solo dammi un caffè perché mi sento veramente stanco!”
CuordiCrema corse a fare il caffè per il Genio e glielo diede.
Il Genio riprese un po’ di vigore e disse: “ero lì da tanti anni che neanche io so quanti, non mi ricordo neanche più la formula che devo pronunciare, ma so che puoi esprimere un desiderio e io lo esaudirò.”
“Scusami Genio, ma io ricordo che i desideri erano tre e non uno, come mai?”
“So che gli altri due sono stati già espressi da chi ha avuto questa lampada prima di te e ora ne è rimasto solo uno.”
CuordiCrema ci pensò…poteva desiderare di diventare ricca e sistemarsi per sempre, ma preferiva pensare a qualcosa che risolvesse un grave problema che affiggeva il mondo come far cessare guerre e fame nel mondo, violenze, furti, uccisioni..erano tanti, troppi ma ne poteva scegliere solo uno.
C’era una bambina nel suo palazzo che soffriva per una malattia grave e da lì le venne l’idea.
Espresse il desiderio: “Genio, voglio che tutte le brutte malattie dei bambini vengano sconfitte e spariscano dalla faccia della Terra!”
Il Genio rispose: “Sarà fatto mia padrona!” E sparì con un altro sbuffo di polvere.
Cuordicrema si accorse subito che il Genio era stato di parola..Sentì delle voci nel palazzo, tutti gridavano al miracolo, dicendo:” FiordiBosco è guarita!! Lei sola sapeva la verità, sorrise e il suo cuore che era già generoso, si fece ancora più grande per la gioia..

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