Cellulare

di SaraTricoli

Dopo aver letto un interessatissimo articolo su di un blog amico intitolato: I nuovi idioti, sfidare la morte per un selfie, rischiare di essere stuprata per un “flashing”… (clicca sul titolo per leggerlo) ho avuto un interessante scambio con l’autore. Ad un certo punto ho riferito il mio accordo (tra me e i miei figli) e devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa nel ricevere il suo appoggio. Soprattutto dopo aver ricevuto tante critiche da altri adulti…

Ma iniziamo dal principio:

Sono sempre stata piuttosto contraria a dare troppo libertà tecnologica e troppo presto ai miei figli, infatti hanno ricevuto il cellulare e quindi maggiore autonomia verso internet solo l’anno scorso al compimento dei 12 anni. Io avrei aspettato ancora, lo confesso, ma erano praticamente gli unici tra i loro amici e conoscenti coetanei a non averlo… quindi sono capitolata!
Prima del cellulare ero più serena perché potevano usare solo il mio computer per andare su internet.  Sempre con la mia supervisione, in modo da sapere cosa vedevano e su quali siti andavano.


Ovviamente il cellulare è stato concesso con il patto che io possa guardare (ogni tanto e senza preavviso) sia le Chiat, sia la cronologia del web… Ogni tanto mi avvicino di “soppiatto” (anche se a dire il vero lo faccio in maniera plateale, facendo risultare come un gioco, in modo che possiamo ridere insieme del mio essere un po’ goffa… e controllo
Non ti dico quanto sono stata criticata da altri genitori per aver aspettato tanto a fornirgli il cellulare. “Ormai i ragazzi d’oggi chattano e creano gruppi e si scambiano informazioni sui giochi e si scambiano foto e video, ecc. Non dargli il cellulare equivale a tagliarli fuori dal mondo, dalla vita mondana...” Mi hanno detto!

Altra critica pazzesca l’ho ricevuta su questa mia “violazione della loro privacy” O_O

Io non violo la privacy dei miei figli, perché era negli accordi e loro lo sanno benissimo e anzi a volte capita che loro stessi mi dicano cosa guardano e perché… o mi facciano leggere i messaggi!
Non c’è un muro che ci divide, non ci sono ruoli: controllore e  vittime… ma uno scambio equo. Capita che prendano il mio cellulare e leggano, capita che scarichino la loro musica sul mio cellulare (che ha più memoria) per poi ascoltarla insieme. Capita che…

Insomma i miei figli non la vivono certo come un problema… perché tutto è fatto alla luce del sole. Non aspetto che siano distratti o fuori casa per spiare il cellulare, ma lo faccio apertamente sedendomi vicino a loro… e comunque parlandone con loro.

Non voglio fare allarmismi, ma viviamo in un’era dove esistono fenomeni mediatici che circuiscono le giovani menti e le mettono in pericolo. Internet è un mondo che ci avvicina e ci allontana nello stesso tempo. E’ meraviglioso, se usato nel modo giusto, altrimenti può essere molto pericoloso!

Ci sono adulti che non si rendono conto del potere di internet, come posso pretendere che degli adolescenti siano maturi abbastanza per capirne i rischi? Quindi spiego ai miei figli che è normale che un adulto controlli e loro lo accettano senza nessun tipo di problema ^_^

Insomma io non ho segreti da nascondere, quindi, all’interno della mia famiglia, non credo ci sia nessuna “Violazione della Privacy”. Questa trasparenza ci unisce ancora di più e ci rende complici… almeno per ora

Poi, quando cresceranno, si vedrà…

Buongiorno…

Il mio libro: “Una ragazza come me” che parla di una ragazza dislessica e di come cambia la sua vita. Se vuoi leggere l’estratto o acquistare il libro clicca qui per conoscerlo meglio qui per recensirlo contattami ^_^ 

sett 1a

Questo libro non è un autobiografico ^_^ questa è una cosa che mi chiedono in molti e quindi mi sembra giusto chiarirlo da subito (clicca qui per leggere di più sull’argomento)

Nota dell’autrice, cioè io ^_^
Vorrei che questo breve racconto potesse essere d’aiuto a chi haconosciuto un dislessico, magari quando non si sapeva ancora bene cosa fosse la dislessia, perché possa comprendere…
Vorrei che questo breve racconto potesse essere d’aiuto a chi si è sempre sentito stupido e invece, come me, scopre di essere semplicemente dislessico.
Due mondi che possono coesistere e arricchirsi reciprocamente.”

 https://leggimiscrivimi.wordpress.com