A tutti i lettori e amici blogger, la redazione di Alessandria today augura Buon Natale, con le poesie di Umberto Saba, Giuseppe Ungaretti e Salvatore Quasimodo.
Umberto Saba-A Gesù bambino
La poesia dell’Ermetico Umberto Saba sembra essere quasi una preghiera a Gesù Bambino nella quale gli chiede di farlo essere sempre di buon animo
La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.
Giuseppe Ungaretti-Natale
Scritta a Napoli nel 1916, la poesia parla del ritorno a casa di un soldato in licenza durante la Prima Guerra Mondiale. L’uomo, devastato dagli orrori della guerra, non ha voglia di festeggiare, anche se si trova intorno persone felici.
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare — Fonte: ares.it
Salvatore Quasimodo-Natale
Quasimodo osserva attentamente la pace del presepe, che si contrappone invece all’inquietudine degli esseri umani
Natale. Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l’asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino
che morirà poi in croce fra due ladri?
— Fonte: Getty Images