Berlinguer

di Enrico Sozzetti

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Alessandria: Il parcheggio Berlinguer (quello di fronte all’ingresso dell’ospedale e del Pronto soccorso) illuminato, controllato dalle videocamere e più sicuro? C’è tempo. In fondo era solo il 2005 quando il Comune di Alessandria aveva autorizzato l’ospedale a realizzare la sopraelevazione del Pronto soccorso per costruire il nuovo blocco operatorio e il permesso prescriveva come compensazione urbanistica secondaria proprio l’ampliamento del parcheggio.

Dal 2005 arriviamo all’ottobre del 2017, quando viene approvata la delibera di Palazzo Rosso, illustrata in pompa magna, durante una conferenza stampa, da Gianfranco Cuttica di Revigliasco, sindaco di Alessandria, Davide Buzzi Langhi, vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Giovanna Baraldi, direttore generale dell’azienda ospedaliera ‘Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo’, e da Francesco Arena, direttore amministrativo dell’ospedale. Facciamo un altro salto in avanti e arriviamo al 30 gennaio.

Durante i lavori della Commissione consiliare Affari istituzionali, convocata per esaminare e approvare alcune modifiche e integrazioni al regolamento di Polizia urbana, a una domanda specifica sullo stato dell’arte del parcheggio (al centro di episodi di microcriminalità e aggressioni), è il primo cittadino a rispondere con queste parole: “L’accordo con l’azienda ospedaliera deve ancora vedere attuati gli atti conseguenti all’intesa.

È un problema di gestione dell’area, con competenze di diversi assessorati”. Morale? Altri tempi lunghi.  Ma in foindo fra l’area del parcheggio e l’ospedale non sono certo nuovi i progetti faraonici e mai realizzati, a partire dal sottopassaggio che era stato inizialmente scavato, anni e anni fa, proprio di fronte all’ingresso del Pronto soccorso e poi successivamente chiuso, determinando fra l’altro cedimenti della strada che hanno imposto periodici interventi per evitare l’apertura di una enorme voragine.

La videosorveglianza e l’illuminazione quindi si faranno al parcheggio Berlinguer, ma non si sa quando. Ma ricordiamo un po’ di storia recente, partendo dal marzo del 2016 quando era stata la direzione dell’ospedale a chiedere al Comune che venisse “concessa con la massima urgenza l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto di illuminazione e di videosorveglianza, derubricando il permesso di costruire del 2005 con la soppressione del richiesto ampliamento del parcheggio per 2.851 metri quadrati per 83 nuovi posti auto, con la monetizzazione dell’obbligazione dovuta per l’opera di ampliamento relativa alla sopraelevazione del Pronto soccorso, stimata in 98.000 euro”.

Per fare più in fretta, visti “i crescenti episodi di microcriminalità e accattonaggio”, l’azienda aveva chiesto ripetutamente a Palazzo Rosso questa modifica. Passano i mesi, si infittiscono gli scambi di lettere, non mancano riunioni in Municipio dai toni accesi, però nulla si sblocca.

A giugno l’ospedale comunica di stare lavorando al progetto di massima da inviare al Comune per l’approvazione, ma era sempre necessario il via libera di Palazzo Rosso per eseguire un intervento (luci e telecamere) al posto di un altro (l’ampliamento del parcheggio). Il terreno è di proprietà dell’azienda ospedaliera ‘Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo’, ma l’area è destinata a uso pubblico. Dalla giunta guidata da Rita Rossa sono sempre arrivati annunci faraonici, ma nessun atto.

Da Rita Rossa a Gianfranco Cuttica di Revigliasco e si arriva  così al 12 ottobre con la delibera che approva la derubricazione e monetizza in 153.954 euro (il parametro fissato dal Comune nel 2010 è di 54 euro a metro quadrato per parcheggi pubblici o a uso pubblico) la somma che servirà per la realizzazione della videosorveglianza e dell’illuminazione del piazzale Berlinguer.

Cantiere entro breve? Macché. Al contrario di quanto prospettato, i lavori li farà il Comune e non l’azienda ospedaliera e inoltre prevedono due appalti separati per l’illuminazione e per le telecamere. Ecco perché, già a ottobre, nessuno sui tempi si sbilancia, solo Marco Neri (Direzione Politiche economiche, abitative e Protezione civile), presente alla conferenza stampa di annuncio, a un certo punto parla di “primavera 2018”, ma “è l’azzardo di una stima” dice.

Sono infatti necessari altri atti, anche uno notarile, fra le parti, quindi la pratica dovrà essere passata alla Direzione comunale Politiche territoriali e infrastrutture per la realizzazione dell’opera. La Direzione è guidata da Pierfranco Robotti, lo stesso dirigente che per mesi e mesi ha seguito la vicenda del parcheggio insieme al precedente assessore Giancarlo Cattaneo. E, sempre per mesi, l’ospedale continuava a chiedere la stessa cosa, senza risposte.

Perché, poi, il progetto e la realizzazione del parcheggio finiscono in capo al Comune? Arena aveva risposto un po’ genericamente parlando di “impegni su altri fronti” e di una non meglio precisata “scarsa competenza in materia”. Ma allora, come mai per lungo tempo l’azienda era pronta a progettare luci e videosorveglianza, visto che dispone di un ufficio tecnico capace di affrontare problematiche edilizie (e ovviamente sanitarie) di alta complessità, e adesso all’improvviso cambia rotta?

Non manca nemmeno il sogno del “parcheggio multipiano da realizzare con il project financing”. Lo dice a ottobre Buzzi Langhi come lo diceva, nei mesi precedenti, Rita Rossa. Certo che se sono stati necessari quasi due anni per derubricare un permesso di costruire e un tempo non ancora quantificato per realizzare illuminazione e videosorveglianza, chissà quando si arriverà a un dunque il giorno in cui dovesse esserci il via libera al progetto.

Il resto dei lavori della Commissione è stato impegnato per l’approvazione delle modifiche del Regolamento decise per dare continuità e rendere strutturali i provvedimenti al centro di precedenti ordinanze del sindaco. Per utilizzare gli strumenti previsti dal decreto Minniti relativo alle ‘Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città’, devono essere individuate delle aree critiche.

Riprendendo quelle già al centro dei provvedimenti urgenti di Palazzo Rosso, il Regolamento di Polizia urbana individua le aree dei giardini pubblici tra Spalto Borgoglio, Corso Crimea e piazza Garibaldi, piazzale Berlinguer, piazza Madre Teresa di Calcutta, piazza Santa Maria di Castello. In queste zone è vietata “la pratica dell’accattonaggio in qualsiasi forma, per garantire la piena vivibilità urbana e migliorare il senso di sicurezza percepito dalle persone.

Ogni effettiva condizione di degrado sociale ed economico di singoli individui, rilevata dalla Polizia municipale, dovrà esser tempestivamente segnalata all’assessorato con delega alle politiche sociali, al fine di porre in atto idonei e tempestivi interventi assistenziali”.