Di Maria Luisa Pirrone
Alessandria
Alessandria today ha intervistato Gianni Ravazzi, consigliere comunale ed ex presidente di RNA-Associazione Natura e Ragazzi.
Abbiamo voluto approfondire la conoscenza di questa ONLUS nata nel 2016 con lo scopo di sostenere il Giardino Botanico di Alessandria “Dina Bellotti” e altre realtà scientifico-naturalistiche del territorio attraverso visite guidate e laboratori didattici gratuiti rivolti alle scuole di ogni ordine e grado.
D_Quanti sono gli operatori, dove e come svolgono la propria attività?
R_Abbiamo superato i 105 volontari iscritti ed operativi, e offriamo 9 percorsi didattici diversi a seconda dell’età e del tipo di attività: il nostro target spazia dalla scuola dell’infanzia alle superiori, con altri progetti specifici anche per l’università. Operiamo in parte al Giardino, in parte in altre strutture pubbliche come l’Isola delle Sensazioni, e in parte in giro per gli spazi verdi della città.
D_Quali sono state le iniziative del 2017?
R_Abbiamo puntato sulla creazione di ecosistemi, cioè ambienti in cui ci fossero sia piante sia animali. Dentro le serre sono stati inseriti pappagalli, animali molto socievoli, e tartarughe. Alcuni di essi provengono da allevamenti etici oppure sono stati recuperati dalla Forestale o affidati all’associazione da persone che non potevano più prendersene cura.
All’interno di questi scenari, i bambini e i ragazzi entrano in contatto con un sistema integrato di fauna e flora molto vicino al mondo reale. Non è più soltanto il racconto della natura, ma c’è anche un rapporto diretto e molto educativo per la trasmissione di concetti come il rispetto ambientale e l’ecosostenibilità.
D_Ci parli più nel dettaglio dei percorsi didattici.
R_”Due passi in più” è una passeggiata naturalistica in aree verdi urbane o naturali, ”D come Darwin” è percorso etologico basato su evoluzionismo e differenze biologiche, “Le olimpiadi botaniche” sono giochi su argomenti come l’impollinazione o le radici, “Tutti giù per terra” permette di praticare giardinaggio e orticoltura, “Io ti racconto una storia” si concentra sui racconti con l’ausilio di cartelloni e altri mezzi, “Guardiamoci intorno” affronta l’educazione ambientale e la sostenibilità, “In tutti i sensi” stimola i sensi meno utilizzati come tatto e olfatto e potrebbe inserirsi in un futuro percorso per non vedenti.
Ci sono poi percorsi di “Orienteering”, per imparare ad orientarsi con bussole, cartine e riferimenti ambientali, e di “Urban watching” negli spazi verdi urbani, volti al riconoscimento di piante e animali.
D_La scelta è ampia e interessante.
R_Sì, e noi siamo molto soddisfatti dei risultati. Sia perché il fine educativo viene rafforzato dall’aspetto ludico, sia perché i bambini, oltre ad assimilare tanto e velocemente, mostrano una sensibilità e un rispetto verso l’ambiente che agli adulti a volte mancano.
D_Progetti 2018: si parlava di disabilità…
R_Abbiamo già realizzato alcuni progetti specifici per l’autismo che hanno avuto risultati entusiasmanti. Nutrire e curare gli animali o dedicarsi all’orto sono modi alternativi per comunicare all’esterno e aiutano a rasserenarsi. Adesso abbiamo in cantiere un progetto rivolto ai ragazzi in carrozzina, per formarli come operatori di Pet Therapy specifica per ragazzi con disabilità mentali.
Natura e Ragazzi incontra ogni anno circa 4000 alunni, solo per rimanere in ambito scolastico. E’ molto attiva anche sul fronte degli adulti e organizza periodicamente conferenze, corsi ed eventi.
L’associazione si riunisce presso il Giardino Botanico, in via Giulio Monteverde. Per maggiori dettagli su attività e iscrizioni ci si può recare in quella sede o si può consultare il sito naturaeragazzi.it.
Video intervista a cura di Pier Carlo Lava: RNA. Associazione Natura e ragazzi, percorsi didattici per le scuole