di Cristina Saracano. Alessandria
Prendendo 400 famiglie campione e controllandole subito dopo pranzo abbiamo scoperto che gli italiani buttano in media 78 chili l’anno di cibo nella spazzatura.
Gli sprechi maggiori vengono dai professionisti e i singles intorno ai 35 anni, questo perché molto spesso consumano la pausa pranzo fuori casa lasciando cibi in frigo per qualche giorno, per poi buttarli.
Durante questa indagine i giovani si sono dimostrati i più sensibili al problema e questa è senz’altro una buona notizia, perché evitando gli sprechi si risparmiano molti soldi e non solo.
Quando le provviste in frigo sono vicino alla scadenza, o ci sono degli avanzi, ci si può ingegnare cucinando polpettoni o frittate che racchiudono un po’ tutti gli ingredienti, coinvolgendo magari tutta la famiglia: può essere un modo intelligente per stare insieme imparando cose utili.
Oltre al risparmio di denaro non dimentichiamo che nel mondo milioni di persone soffrono ancora la fame e non riescono a procurarsi tutte le calorie necessarie per sopravvivere ogni giorno.
Le immagini che ci vengono proposte quotidianamente in televisione e sui social relative alla sofferenza, all’evidente stato di denutrizione e alle malattie da questo causate a molti bambini, dovrebbero bastare a imprimere bene nella nostra mente la frase: “Non si butta via niente!”
Cerchiamo di ricordarcela mentre giriamo coi carrelli al supermercato!
fonte “La Stampa”
Buttare il cibo è un vero insulto, soprattutto per chi nel mondo soffre la fame. Ci sono moltissimi modi per recuperare gli scarti degli alimenti e di cucinarli in modo sorprendente. Per non buttare il cibo serve solo la volontà di farlo. Ottimo articolo.
Un saluto
Grazie mille!
Grazie del suo commento, l’autrice del post lo apprezzerà…