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di Cristina Saracano. Alessandria

In Italia, non è una novità, si fanno sempre meno figli, una donna su cinque, quarantenne, non ne ha, le stesse trentenni di oggi sono in numero nettamente inferiore rispetto alle loro coetanee di trent’anni fa, per colpa di una denatalità che dura da metà degli anni ottanta

È  colpa della crisi, della precarietà del lavoro, degli scarsi aiuti sociali, del preferire la carriera alla famiglia, dei papà che, molto spesso, non riescono ad affiancare le mamme negli aiuti domestici, queste sono un pò tutte le cause.

I figli, inoltre, sono meno, ma sempre più cercati, desiderati: raramente, ormai, accade di diventare genitore senza aver programmato la cosa.

Si progetta una brillante carriera scolastica e lavorativa per i pargoli, una bella dentatura, un corso di nuoto, danza, musica e chi più ne ha, più ne metta.

Questo modo di concepire un figlio come un investimento, porta, inevitabilmente, a programmare il suo arrivo, quindi, sempre più tardi.

Io spero solo che anche questi pochi rari bambini, vengano cresciuti con affetto e non diventino schiavi della competizione e campioni di maleducazione.

In questo mondo oberato d’insicurezze, di certo, possiamo dare solo il nostro amore.