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Il 9 febbraio scorso è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 novembre 2017 recante il “Riparto del fondo per le non autosufficienze per l’anno 2017” (ne parlavamo qui). Le risorse nazionali messe in campo per il Fondo non autosufficienza per l’anno 2017 sono di 463.600.000 euro, di cui 448,6 milioni alle Regioni e una quota pari a 15 milioni al Ministero del Lavoro per progetti sperimentali in materia di vita indipendente. A queste vanno aggiunti gli altri 50 milioni messi a disposizione dalle Regioni a statuto ordinario, per raggiungere la cifra prestabilita prima della decurtazione risultata dall’intesa in Conferenza Stato-Regioni il 23 febbraio 2017. Il totale ammonta quindi a 498,6 milioni di euro

A COSA SERVE IL FONDO – Queste risorse serviranno a coprire costi per l’assistenza socio-sanitaria di pesone non autosufficienti, e sono aggiuntive rispetto alle risorse già destinate alle prestazioni ed ai servizi a favore delle persone non autosufficienti da parte delle Regioni, nonché da parte delle autonomie locali; prestazioni e servizi non sono sostitutivi, ma aggiuntivi e complementari a quelli sanitari. Nel D.L., all’articolo 2 viene specificato che per il 2017, una quota non inferiore al 50% del Fondo debba essere destinata agli interventi a favore di persone in condizione di disabilità gravissima, ivi inclusi quelli a sostegno delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica e delle  persone  con  stato  di  demenza  molto grave, tra  cui  quelle  affette  dal  morbo  di  Alzheimer  in  tale condizione (nel 2016 era del 40%, ndr).

BENE MA CI SONO CRITICITA’ – “Siamo soddisfatti per la ricostituzione del Fondo a 500 milioni e riteniamo positivo anche l’aumento, rispetto all’annualità precedente, dal 40% al 50% della quota vincolata alle disabilità gravissime, tra le quali sono esplicitamente menzionate, oltre alla Sla, anche le demenze gravi come l’Alzheimer –  ha commentato Roberto Speziale, coordinatore della Consulta Disabilità e Non Autosufficienza del Forum Terzo Settore.  “Permangono, però, dellecriticità –  continua Speziale –  siamo ancora in attesa, infatti, del piano triennale 2017-2019 per le non autosufficienze, espressamente previsto dal decreto di riparto del 26 settembre 2016. È ancorairrisoria, inoltre, la quota destinata al Fondo per la vita indipendente. Come Forum Terzo Settoreauspichiamo una progressione graduale del Fondo che garantisca interventi strutturali e livelli essenziali delle prestazioni assistenziali su tutto il territorio nazionale”.

Di seguito, la ripartizione delle Risorse, per ciascuna regione, per l’anno 2017

Abruzzo 12.066.120 Euro
Basilicata 5.484.600 Euro
Calabria 17.451.000 Euro
Campania 42.131.700 Euro
Emilia Romagna 39.189.960 Euro
Friuli Ven. Giulia 11.567.520 Euro
Lazio 45.272.880 Euro
Liguria 16.852.680 Euro
Lombardia 78.728.940 Euro
Marche 14.259.960 Euro
Molise 3.390.480 Euro
Piemonte 39.987.720 Euro
Puglia 32.807.880 Euro
Sardegna 14.010.660 Euro
Sicilia 41.284.080 Euro
Toscana 35.101.440 Euro
Umbria 8.575.920 Euro
Valle d’Aosta 1.246.500 Euro
Veneto 39.189.960 Euro
TOTALE 498.600.000 Euro

https://www.disabili.com/legge-e-fisco/articoli-legge-e-fisco/ricostituito-il-fondo-non-autosufficienze-a-500-milioni-almeno-il-50-per-sla-e-alzheimer