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di Maria Cannatella

Arriva sempre di notte,

questo maledetto terremoto.

Al buio, con il silenzio,

mentre la gente sta dormendo,

mentre sta sognando.

Nessuno lo aspetta,

ma lui arriva con la sua potenza,

distruggendo tutto.

Non ha pietà,

nemmeno di quei bambini innocenti,

che dormono nel loro letto,

come angeli e angeli diventano..

Perchè questo maledetto terremoto,

non li fa più svegliare.

Di notte, il terremoto,

fa più rumore,

più forza nel silenzio.

E’ proprio maledetto ,

questo terremoto,

che passa distruggendo tutto.

Al buio, il pianto delle persone,

mentre scappano.

Corrono per salvarsi la vita.

Tanti rimangono sotto le macerie,

perchè non hanno avuto,

nemmeno il tempo di scappare,

la notte si sa che si dorme.

Ma appena arriva il mattino,

si vedono i danni.

Tutto è distrutto,

in giro, solo macerie.

Le persone che sono rimaste vive,

sono impaurite,

confuse stanche.

Hanno la paura dentro gli occhi,

il dolore impresso nel cuore e nell’anima.

Vanno cercando i figli, i parenti.

Si cercano loro stessi,

perchè quella notte,

ha cambiato la loro vita.

Quando il dolore ormai,

diventa più grande dei loro cuori.

Di notte, solo di notte.

E’ proprio maledetto  questo terremoto.

versione originale della poesia in vernacolo,

partecipante al concorso il Parnaso 2017/18

@maria Cannatella@

riservati tutti i diritti

foto: http://www.rainews.it/