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AMBULATORIO

“E’ permesso?”
“Venga, venga… Prego, si accomodi. Mi dica tutto…”
“Vede, dottore, io è un po’ di tempo che mi sento insolitamente bene…”
“Capisco… E questo da quanto le succede?”
“Ma, saranno un paio di settimane. Anche prima stavo abbastanza bene ma avevo comunque frequenti attacchi di emicrania. Da quindici giorni a questa parte, invece, puff! spariti… e non ho più nient’altro, né nausea, né dolori articolari. Niente di niente…”
“Mmmm… Questa cosa è piuttosto insolita… Ma nemmeno un po’ di raffreddore, un po’ di tosse, un po’ di dissenteria?”
“Niente, dottore. La faccio dura dura regolare ogni mattina e respiro bene manco fossi in alta montagna… Ma mi dica, è grave?”
“No, grave non direi. Certo è poco comune… Il cuore come va?”
“Perfetto, sembra un orologio svizzero…”
“Senta, lei fuma?”
“No, dottore. Ho smesso da quattro anni”
“Beh, sicuramente la causa del suo respiro così regolare potrebbe essere questa. Le consiglio di riprendere a fumare al più presto. E, mi dica, fa del movimento?”
“Sì, vado in piscina e in bicicletta”
“Ah, beh, allora per forza! E’ chiaro che se lei tiene certi comportamenti poi il benessere arriva! Ora non mi dirà che mangia anche verdure!”
“Sì, in effetti ne mangio parecchie”
“Ma le frigge almeno?”
“No, mi piacciono crude o bollite”
“E allora poi non venga a lamentarsi con me! Senta, ma a colazione cosa mangia?”
“Di solito un frutto o una fetta di pane e marmellata. E uno yogurt”
“Niente caffè?”
“No, niente…”
“Male, male! Senta, adesso le farò un nuovo piano di regime alimentare e se lei lo segue, riprende a fumare e interrompe l’attività fisica vedrà che nel giro di qualche settimana starà di nuovo male come tutti gli altri. Ok?”
“Va bene, dottore…”
“Dunque, vediamo un po’… Innanzitutto la colazione, che è il pasto più importante. Io direi che al mattino lei potrebbe iniziare la sua giornata con un bel tazzone di caffè, un paio di wurstel e un bicchiere di grappa. Che ne dice?”
“Va bene, dottore”
“Ma mi raccomando, prima di colazione si ricordi di fumare almeno un paio di sigarette a stomaco vuoto”
“Cercherò di ricordarmene, dottore!”
“Molto bene. Poi il pranzo. Vediamo un po’… Direi che tre o quattro cotolette alla milanese con le patate fritte potrebbero andar bene, per ritrovare in fretta il suo malessere perduto… Ma che il tutto sia ben pieno di maionese, d’accordo?”
“D’accordo, dottore”
“Molto bene. Poi a metà pomeriggio un bello spuntino. Direi un bel salame e tre etti di gorgonzola con un litro di vino. Ma mi raccomando, che il vino sia scadente! E tra il pranzo e la merenda un altro tazzone di caffè e almeno cinque o sei sigarette. Tutto chiaro?”
“Chiaro, dottore. Caffè, sigarette e poi il salame…”
“Perfetto. Quindi passiamo alla cena. Le piace il pesce?”
“Certo, dottore. Molto!”
“Oh, bene! Allora lei si mangi, ogni sera mi raccomando, mezzo chilo di calamari fritti. Nessuna verdura di contorno, se lo ricordi, che questo è molto importante. E che la pastella dei calamari sia ben pregna dell’olio di frittura. E due litri di birra. O di cocacola, a sua scelta. L’importante è che sia bella gasata. E dopo cena tre bei bicchieri di vodka.Ok, ecco fatto. Tenga qua il foglio, segua i miei consigli e vedrà che questo fastidioso benessere scomparirà in men che non si dica!”
“La ringrazio, dottore! La ringrazio veramente tanto… Sa, ero così preoccupato…”
“Stia tranquillo, non è niente di grave. Sa, può succedere a volte di avere un benessere temporaneo, ma basta prenderlo per tempo…”
“Grazie ancora, dottore!”
“Vada, vada e si ricordi solamente di fumare in camera da letto e di non cambiare l’aria. E la lasci perdere, quella bicicletta… E’ così bello andare in macchina!”
“Arrivederci, dottore!”
“Arrivederci. Avanti il prossimo…”

da “Dialoghi post-moderni”