Angelo Marinoni https://appuntialessandrini.wordpress.com Alessandria

La recente vicenda della raccolta firme promossa da Edicola Signorelli “in un’ora sola ti vorrei” svettante sul sito del Comune di Alessandria che richiede non ho capito a chi un treno diretto per Milano che ci metta un’ora impone una riflessione e qualche dato per capire cosa sia in realtà una proposta e cosa una serie di desiderata un poco confusi.

Premesso che non posso che solidarizzare con chi rivendica maggiore e migliore servizio ferroviario credo, però, sia cosa utile mettere ordine nei numeri che detti senza ordine non sono dati.

Va premesso che è’ abbastanza curioso che un Comune di 95 mila abitanti con l’area ferroviaria più grande d’Italia al suo interno debba rassicurarsi tramite una consultazione popolare sull’opportunità di istituire treni veloci che colleghino la città a Milano: credo che tutti, interrogati se preferiscano essere belli e ricchi o brutti e poveri, rispondano belli e ricchi, ma è abbastanza curioso il fatto che si chieda di estrinsecare un desiderata, ma non si specifichi cosa si intenda fare per attuarlo, a chi ci si intenda rivolgere, quali attori si intendano coinvolgere.

Fatta la necessaria premessa polemica con il presente contributo non intendo criticare, se non un certo metodo approssimativo e gioviale su temi che gioviali non sono, ma contribuire a ottenere un risultato, capendo cosa si possa chiedere a chi e cosa ragionevolmente si possa ottenere.

Partiamo da quelli che mi paiono nella vicenda gli elementi meno noti, ovvero i dati.

Il servizio ferroviario regionale è dal 2000 di competenza regionale e le poche tratte interregionali conservate sono state assegnate secondo diversi e complessi criteri, per quanto concerne Alessandria le linee interregionali che la coinvolgono sono la linea Torino – Genova che è di competenza della Regione Piemonte e la linea Torino – Piacenza (Bologna – Ancona), che è stata soppressa dalla giunta Cota (per questo i vecchi Torino – Bologna – Ancona ora partono da Voghera).

Il collegamento Alessandria – Milano Centrale è stato istituito dalla Regione Lombardia perché la Regione Piemonte riconosce una sola coppia di treni Asti – Milano Centrale che passa da Alessandria alle 07.08 e vi torna alle 19.56.

Esiste da sempre un collegamento Alessandria – Milano Porta Genova, insulsamente bistrattato che persiste, sempre a totale carico della Regione Lombardia, su fascia pendolare.

Visto che corre voce che non ci siano treni diretti per Milano e che ci si impieghi due ore per andare a Milano è opportuno un tassonomico elenco:

Partenze treni REGIOEXPRESS da Alessandria per MILANO CENTRALE (ferma a Tortona, Voghera, Pavia, Milano Rogoredo, Milano Lambrate): 05:11, 07:08, 12:11, 13:11, 15:11, 17:11, 19:11, 21:11)

Partenze treni REGIOEXPRESS da MILANO CENTRALE ad ALESSANDRIA (fermate le stesse): 08:25, 11:25, 13:25, 15:25, 17:25, 18:30, 19:25, 23:25).

 I tempi di percorrenza sono per i 104 km di ferrovia di 1.11 fra Alessandria e Rogoredo, 1.17 fra Alessandria e Lambrate e 1.24 fra Alessandria e Milano Centrale.

Le fermate intermedie non sono eliminabili e i tempi sono migliorabili utilizzando materiale non limitato a 140 km/h e sfruttando al massimo l’infrastruttura di sei o sette minuti, forse dieci ma operando su una linea ad alta densità le tracce sono standard e non facilmente modificabili.

Per confronto in auto in condizioni di assenza o quasi di traffico da Alessandria al Parcheggio di Famagosta ci si impiega rispettando i limiti 56 minuti, poi bisogna parcheggiare (solitamente in alto se non si arriva presto) poi scendere alla metro e raggiungere la stazione desiderata, ipotizzando Centrale ci attestiamo sull’ora e venticinque.

Risulta quindi una criticità dei collegamenti fra Alessandria – Milano persistente, ma diversa e soprattutto diversa è la risposta che si otterrà a seconda che si chieda a Regione Lombardia di velocizzare la relazione, magari attraverso la Regione Piemonte visto che noi paghiamo lei, a seconda che si chieda a un vettore privato di intraprendere una relazione veloce a mercato fra le nostre zone e Milano Centrale (facendo la tara che manca il mercato resta il problema che mancano i binari), a seconda che si chieda genericamente allo Stato di fare qualcosa.

Sicuramente subito si potrebbe colmare quel vuoto al mattino che costituisce un vero problema fra le 07.00 e le 12.00 e probabilmente la petizione o meglio il Comune di Alessandria che se ne fa portavoce avrebbe voce e spalle con le firme per pretendere un rafforzamento a spesa piemontese anche se gestito da regione Lombardia di almeno un nuovo treno RegioExpress Trenord facilmente ottenibile arretrando ad Alessandria il Tortona – Milano Centrale almeno fino a che non verrà riaperta la Novi – Tortona.

Sicuramente si potrebbe migliorare il buco delle 20 da Milano verso Alessandria. Normalmente quando non esiste il treno diretto per Alessandria si possono prendere i Milano – Genova e cambiare a Tortona, ma alle 20:25 il cambio per Alessandria è nientemeno che ad Arquata Scrivia, soluzione non sicuramente confortevole e piuttosto goffa.

A quel punto perché la nostra richiesta abbia un senso dovrà essere rivolta alla Regione Piemonte e alla Regione Lombardia affinché trovino soluzioni veloci e condivise per velocizzare il percorso e ottimizzarne gli orari nel limite del lecito per cui non ci si aspetti oltre qualche minuto (inutile ottenere tempi stretti e arrivare sempre in ritardo, basti pensare il pandemonio che ha comportato l’inserimento di una freccia rossa in orario di punta fra Pavia e Milano Rogoredo) e ottimizzazione degli orari ed in questo senso qualche sforzo può essere fatto, ma sicuramente deve partire da sponda piemontese visto che stiamo parlando di un servizio finanziato da Regione Lombardia.

Sicuramente il Comune di Alessandria può farsi portavoce a quel punto di istanze importanti con il Ministero Infrastrutture e Trasporti, anzi fondamentali per il suo territorio e che sono legate anche all’infrastrutturazione propedeutica alla messa a regime del Terzo Valico: terzo binario, meglio quadruplicamento, Tortona – Voghera e terzo binario, meglio quadruplicamento, Pavia – Milano Rogoredo. In assenza di questa infrastrutturazione ogni richiesta di aumento di capacità è alquanto velleitaria.

Ancora più direttamente sul territorio sarebbe importante una partecipazione del Comune di Alessandria al Tavolo tecnico della Mobilità sostenibile spingendo per il ripristino quanto prima del collegamento Alessandria – Castagnole – Alba, tecnicamente operativo da Nizza Monferrato a Castagnole e cantierizzato da Castagnole – Alba in funzione della riapertura della Asti – Alba. Non ultima esiste il collegamento con Ovada che attende solo il varo di uno dei piani di esercizio progettati dall’AMP regionale.

Questi sono fatti concreti con interlocutori concreti. Come concreto sarebbe riottenere il nostro ruolo di porta dell’Emilia e quindi per esempio riattestare i regionali veloci Voghera – Ancona ad Alessandria che fa nodo con la Torino – Genova. Non è poca l’importanza che potrebbe avere essere connessi direttamente all’asse adriatico essendone l’inizio dal punto di vista infrastrutturale.

Volendo tornare a Milano e chiudere la veloce disamina sull’iniziativa che rimbalza dal sito del Comune di Alessandria resta la Cenerentola delle stazioni lombarde e la più vicina a noi: Milano Porta Genova.

La stazione sui Navigli, a poche fermate di metro dai principali centri direzionali del centro milanese, sulla M2, si trova a 88 km ed è collegata direttamente ad Alessandria con quattro coppie di treni di cui una con una percorrenza attraente di 1.14.

Sicuramente investire su questa tratta sarebbe ottimo per un flusso bidirezionale fra Alessandrino e milanese e sicuramente costerebbe poco terminare il raddoppio fra Albairate e Mortara che consentirebbe alla linea una capacità sufficiente alle gestioni di treni di diverse categoria e quindi anche il nostro treno veloce.

Contrariamente alla linea via Voghera in questo caso pensare a una serie di treni che fermi, per esempio solo a Vigevano e San Cristoforo è senz’altro possibile in presenza del raddoppio e il tempo di percorrenza potrebbe tecnicamente essere sotto l’ora, considerando che l’attuale treno diretto delle 07.25 da Alessandria a Milano Porta Genova facendo Valenza, Mortara, Vigevano, Abbiategrasso e San Cristoforo è previsto alle 08:39 in condizioni di binario unico e infrastruttura satura.

La vicenda un’ora sola ti vorrei se non si concretizza in un’azione concreta con richieste circostanziate sull’infrastruttura e sui servizi ferroviari regionali, cosa che può fare visto il forte patrocinio comunale, è solo un passaggio divertente che confermerà solo la popolarità del tema della mobilità, senza sollevare una vera istanza e quindi non ottenendo alcuna risposta.

La sostanza è che non bisogna aver paura di far dei binari, ma di far delle strade.