IL SABATO NEI VILLAGGI – cultura e natura nelle terre del Po

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IL SABATO NEI VILLAGGI – cultura e natura nelle terre del Po
IV edizione – Casale Monferrato (AL) sabato 12 maggio 2018 Nuovo appuntamento con “le terre del cemento” che, dopo le proposte di Coniolo e di Morano sul Po, vedrà protagonista la città di Casale Monferrato. Con “Il Sabato nei villaggi – cultura e natura nelle terre del Po” nel pomeriggio di sabato 12 maggio si seguirà un itinerario che avrà quale filo conduttore il cemento e il suo utilizzo nei manufatti artistici.
L’evento è promosso dall’Ente di gestione delle Aree protette del Po vercellese-alessandrino, in collaborazione con il Comune di Casale Monferrato.
Il ritrovo è previsto alle ore 15 presso la sede operativa del Parco del Po, in viale Lungo Po Gramsci 10, da cui prenderà avvio la visita, guidata da Anna Maria Bruno.
La passeggiata prevede l’osservazione di Casa Cerrano (Giuseppe Cerrano costruì presso la sua casa un piccolo forno per sperimentare i comportamenti dei calcari argillosi); le porte in cemento di Casa Panelli “raffigurazione del binomio casalese pianura-collina” con la rappresentazione di uva, aironi e rane; il Parco Tecnologico Buzzi Unicem; il “Paraboloide” che fu un deposito di cemento klinker, un silos industriale costruito nei primi decenni del Novecento, oggi simbolo dell’epopea del cemento. Infine si accederà al Cimitero Urbano per la visita alle tombe monumentali, realizzate in “falsa pietra di cemento”, prima tra tutte in eleganza la tomba Ubertis, realizzata dallo scultore Guido Capra, tra i primi artisti ad usare il cemento come materiale malleabile, adatto a realizzare opere d’arte.
L’iniziativa è a partecipazione libera e gratuita e si svolgerà anche in caso di pioggia.

Per informazioni:
Aree protette del Po vercellese-alessandrino – Centro Visite “Cascina Belvedere
tel. 038484676 – cell. 335.8001549 – centro.visita@parcodelpo-vcal.ithttp://www.parcodelpo-vcal.it
Anna Maria Bruno cell. 348.2211219

La proposta rientra nel progetto “Il paraboloide di Casale Monferrato: da silos a centro culturale della memoria dell’industria del cemento”, sostenuto dalla Fondazione della Compagnia di San Paolo di Torino e realizzato in collaborazione con le Associazioni Il Cemento e Opero per Ozzano.

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La normativa vigente identifica come “Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino” un ente strumentale della Regione Piemonte piuttosto complesso e articolato, derivante dalla legge regionale 3/8/2015, n. 19 che ha parzialmente modificato la L.R. 29/6/2009, n. 19 «Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità». Questo Ente gestisce, in piccola parte direttamente e in gran parte indirettamente, 12 aree protette: 8 sono Riserve naturali inserite nel Sistema delle Aree protette della Fascia fluviale del Po – Isola Santa Maria, Ghiaia Grande, Sponde fluviali di Casale Monferrato, Confluenza del Sesia e del Grana e della Garzaia di Valenza, Bric Montariolo, Boscone, Confluenza del Tanaro, Castelnuovo Scrivia – che interessano i comuni di Verrua Savoia (in provincia di Torino), Crescentino, Fontanetto Po e Trino (in provincia di Vercelli), Moncestino, Camino, Morano sul Po, Pontestura, Casale Monferrato, Frassineto Po, Valmacca, Bozzole, Valenza, Pecetto di Valenza, Bassignana, Alluvioni Cambiò, Isola Sant’Antonio e Castelnuovo Scrivia (in provincia di Alessandria); un’altra è la Riserva naturale del Torrente Orba, che interessa i comuni di Bosco Marengo, Capriata d’Orba, Casalcermelli e Predosa (tutti in provincia di Alessandria); a queste si aggiungono la Riserva naturale della Palude di San Genuario, il Parco naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino e la Riserva naturale di Fontana Gigante (poste in sequenza da ovest a est e incastonate nel mosaico delle risaie vercellesi), che interessano i comuni di Crescentino, Fontanetto Po, Tricerro e Trino. Quasi tutte le aree protette elencate, con l’eccezione di quella del Torrente Orba, sono associate a un’Area Contigua esterna che funge da raccordo urbanistico con il territorio circostante.
L’Ente-Parco gestisce anche 3 Siti di Importanza Comunitaria (SIC), 7 Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e 5 Zone di Protezione Speciale (ZPS) facenti parte della Rete Natura 2000, che si sovrappongono in buona parte alle aree protette e alle aree contigue poc’anzi citate.