unnamed

Alessandria sugli scudi: il migliore Cartesio è quello del ‘Volta’
di Enrico Sozzetti

C’è tutto nel progetto: la scuola, gli studenti, la collaborazione con aziende del territorio e multinazionali, la ricerca, l’automazione, il robot, la creatività e l’originalità di un progetto che ha convinto anche per la presentazione che è stata giudicata la migliore tra le squadre finaliste. Ancora una volta è sugli scudi l’istituto ‘Volta’ di Alessandria, diretto da Maria Elena Dealessi, che con il progetto ‘Cartes-I.O  – Dalla matematica di Cartesio all’Industria 4.0′ ha conquistato il secondo posto nella sezione Senior (in competizione oltre trenta squadre) delle ‘Olimpiadi dell’automazione‘ che per la terza edizione consecutiva sono state ospitate dal Centro Tecnologico Siemens di Piacenza.

Il concorso rientra nel programma annuale di promozione delle eccellenze del Ministero dell’istruzione, università e ricerca che offre a studenti e docenti degli istituti tecnici e professionali (specializzazione in elettrotecnica, elettronica, informatica industriale e meccanica) di realizzare progetti applicativi.

Il primo premio (valore di 5.000 euro in prodotti Siemens) della sezione Senior è stato vinto dal Cfp Lepido Rocco di Motta di Livenza con il progetto ‘Magazzino automatico 4.0′ (un robot che si muove su tre assi per la gestione più efficiente dei materiali del laboratorio di robotica e automazione della scuola). Al secondo posto (premio, sempre in prodotti Siemens, per 4.000 euro) ecco il ‘Volta’ di Alessandria con il progetto ‘Cartes-I.O’: una macchina pick and place (raccogli e sistema) composta da due robot, uno cartesiano (costruito) e uno antropomorfo (simulato). La movimentazione dei componenti è ottenuta tramite il riconoscimento automatico dei pezzi, grazie ad una telecamera in grado di riconoscerli. Il robot antropomorfo preleva e impila i pezzi. La squadra alessandrina era composta da Matteo De Bianchi (Sw robot e portavoce), Jacopo Demichelis (Sw Plc, Drive, Hmi, Web server), Paolo Bo (Sw visione), Cosmin Cazac (schemi elettrici), Alessandro Pregnolato (documentazione), Kevin Ronald Mite Garcia (supporto video).

Il primo robot – spiega Franco Gabriele, responsabile del progetto – è stato completamente costruito a scuola e azionato con servosistemi della famiglia S120 di Siemens. Viceversa, quello antropomorfo è simulato a video disponendo solo della Cpu del robot Comau. Più semplicemente il software del robot è completamente reale come l’interfaccia tra lo stesso ed il Plc, ciò che viene simulato a video è il movimento di pick and place non disponendo del braccio reale”. L’ultima soddisfazione è arrivata direttamente da Siemens per bocca di Raffaella Menconi, responsabile delle Olimpiadi, che ha proposto di portare il progetto del ‘Volta’ nello stand all’interno della fiera Sps, dedicata al mondo dell’automazione elettrica, in programma a Parma dal 22 al 24 maggio.

Al progetto del ‘Volta’ hanno collaborato le aziende Gefit (automazione industriale) di Alessandria, Cognex (fornitore a livello mondiale di sistemi, software e sensori di visione e di lettori Id industriali utilizzati nell’automazione dei processi produttivi) e Comau (processi di automazione, servizi di produzione e robot di saldatura), oltre a Alice Buccoliero, Antonio Cataldi, Francesco Dallegri, tecnici della Siemens.

La nuova rivoluzione industriale (che tocca tutti i comparti, dall’agricoltura ai servizi) impone la formazione di nuove competenze per gestire le tecnologie che segnano la complessa evoluzione del ‘4.0’. Le ‘Olimpiadi dell’automazione’ hanno visto sfidarsi complessivamente 52 scuole che hanno realizzato progetti di automazione, anche dotati di un certo grado di complessità, scanditi da simulazione, robotica avanzata, stampa 3D.