Mangiammo pane e musica.
Fra i denti il violino del silenzio.
Danzammo all’ unisono
stupore.
Sullo spartito del cuore
sul la minore della prima emozione.
Poi il passo incrociò la notte.
E indossammo
un pallido vestito.
L’ amore.
Tu inclinato sul verso mi conducevi
Danzammo al bar
sulle piazze
in strada.
Incatenati
leggeri
assenti.
Dolenti.