La bellezza lenta, di Antonietta Fragnito

È sorprendente come certe bellezze siano universali e abbattano gli steccati del convenzionale.
Certe bellezze, ad esempio, che superano il tabù dell’età.
Quei vecchi affascinanti che espandono la fierezza della primavera.
E poi il tabù ‘ dell’ ignoto a cui apre le braccia fiduciosa l’ accoglienza.
La bellezza del povero che non è perseguitato dall’onere della ricchezza.
Il fascino dell’ uomo e della donna di strada col tesoro in animo dell’ anonimato.
La bellezza ineguagliabile del gay che non deve indossare alcuna divisa. E infine la bellezza di Dio che vorrei
tanto incontrare al supermercato o sul balcone della mia tristezza.
La sua carezza infinita, misericordiosa