Oltre 600 in balia del mare sulla nave Aquarius. La Valletta: non ci compete.

Nella foto una fase del salvataggio dei migranti al largo della Libia. I 629 recuperati sono principalmente giovani eritrei, sudanesi e nigeriani: tra loro ci sono 123 minori non accompagnati, undici bambini, un’ottantina di donne, sette delle quali incinta. Oltre che sui due gommoni recuperati dai volontari della Ong, i migranti erano su quattro imbarcazioni precarie e sono stati recuperati da tre navi mercantili, 157 dalle motovedette della stessa Guardia costiera italiana. Tutti sono stati poi trasferiti sulla Aquarius
FABIO ALBANESE
CORRISPONDENTE DA CATANIA
Italia e Malta si rimpallano una nave delle Ong con 629 migranti a bordo, recuperati al largo della Libia nel fine settimana. La Aquarius, di Sos Meditérranée e Medici senza Frontiere, naviga da ieri nel Canale di Sicilia dopo aver superato Malta in direzione Messina in attesa del «Pos», il porto sicuro in cui sbarcare i migranti. Ma il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha inviato una nota urgente al governo della Valletta con cui chiede che la Aquarius venga fatta approdare a Malta con il suo carico di disperati e, nel contempo, chiude alla nave della Ong francese i porti italiani. Una decisione che ha sorpreso lo stesso equipaggio della Aquarius, visto che le persone a bordo erano state soccorse non solo da loro ma anche da navi mercantili e perfino da tre motovedette della nostra Guardia costiera che, da Roma, aveva coordinato i 6 diversi interventi. Un portavoce del governo maltese ha replicato che il salvataggio «è avvenuto nella zona libica di ricerca e soccorso ed è stato coordinato dal centro di soccorso a Roma. Malta non è né l’autorità che coordina ne ha competenza sul caso»… continua su: Migranti, l’Italia sfida Malta. Salvini: chiudiamo i porti – La Stampa