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Saranno 33, quasi tutte inedite, ripartiti ne i filoni dei Concetti spaziali e delle Attese: un valore di circa 18 milioni di euro. Le visite al liceo Saracco possibili fino al 2 settembre

Ci saranno 52 giorni di tempo per visitare la 47ª edizione della mostra antologica di Acqui Terme, che quest’anno è dedicata al grande Lucio Fontana, titolo «La terza dimensione». Le date della rassegna, che si terrà come sempre al piano terra del liceo classico di corso Bagni, sono state svelate ieri. L’apertura è fissata il 13 luglio. Poi le opere resteranno a disposizione del pubblico fino al 2 settembre.  Sotto i riflettori ci saranno 33 creazioni dell’artista, scelto per l’edizione 2018 per la ricorrenza dei 50 anni dalla morte.  «Parliamo di soli tre multipli e di ben 30 pezzi unici. Una selezione eccezionale che ci farà toccare un valore record per l’Antologica, stimato in circa 18 milioni di euro. Non siamo mai arrivati così in alto» svela l’architetto Adolfo Francesco Carozzi, storico curatore della rassegna.  Negli ultimi anni è riuscito a portare ad Acqui nomi di primo piano dell’arte internazionale con grande successo di pubblico. Pablo Picasso nel 2015, raggiunse i 6.045 biglietti, Salvador Dalì nel 2016, arrivò a 9.272, infine per Marc Chagall nel 2017 si staccarono 8.455 biglietti. A ogni edizione si è inseguito il sogno di raggiungere i 10 mila visitatori e chissà che l’anno di Fontana non sia quello buono. Di certo non mancheranno le opere più rappresentative di questo artista, fondatore del movimento spazialista. «Una metà dei lavori, quella più significativa, sarà costituita da tele, ceramiche, bronzi e teatrini – spiega Carozzi -. Un’altra da opere su carta e da disegni».  Due i filoni principali della mostra, quello dei «Concetti spaziali» (che corrispondono ai noti «buchi») e quello delle «Attese» (i «tagli», che sono poi il tratto artistico più noto di Fontana). Il pezzo simbolo della mostra, che dovrebbe anche essere usato per il manifesto, sarà l’opera «Concetto spaziale-Attesa», noto anche come i «tagli rossi». Le opere arriveranno in buona parte dalla società «Confine-Art» di Bologna, a cui il Comune di Acqui ha affidato l’incarico di reperire le opere e portarle in città per una cifra di circa 70 mila euro, e in parte da altre collezioni, anche private, a cui si è rivolto direttamente Carozzi.  All’architetto, come ogni anno, andrà anche il compito di creare un allestimento «ad hoc» per trasformare in museo il piano terra del liceo di corso Bagni: sarà ancora sede dell’Antologica nonostante il Comune avesse intenzione di trasferire tutto al centro congressi di zona Bagni. Le suggestioni, anche quest’anno, non mancheranno, con una serie di sorprese che promettono di lasciare a bocca aperta i visitatori, come successo con Picasso, Dalì e Chagall. La Stampa, come già è avvenuto nelle edizioni passate dell’Antologica, sarà ancora una volta media partner dell’evento.

http://www.lastampa.it/2018/06/12/alessandria/dal-luglio-le-opere-di-lucio-fontana-lartista-dei-tagli-in-mostra-allantologica-di-acqui-bp6D71IMZMjSSeFunGyHfP/pagina.html