PERDONATE!, di ‎Fina D’Ignoti‎

Fina D’Ignoti  “La Madia dell’Arte”

PERDONATE!
Stasera la mia voce è molto stanca
quasi demorde, la poesia mi manca.
Come si può pensar di poetare
se vedo tanta gente che sta male?
E quel bimbo caduto in mezzo al mare
quella madre che può solo guardare,
quella gente che manco può sognare,
il tormento che ha solo da mangiare.
L’anima confusa è , sol mi resta
tentare una preghiera con la testa.
Vorrei vedere in bimbi gran sorriso
vorrei baciarli tutti nel bel viso.
Vorrei sputare in faccia chi li tocca
( perdonate volgarità della mia bocca)
Vorrei dire a chi abbassa l’asta:
ancora tanta guerra non ti basta?
Una parte di ragione forse ce l’hai…
Ma chiudendo le frontiere cosa fai?
E’ proprio un cimitero il nostro mare,
ancora rimaniamo sol a guardare?
Imponiamoci, chiediamo posizione,
l’Italia non è sol sole e canzoni.
Chiediamo aiuto non umiliazioni,
alziam la voce nostra e pure grossa,
tante volte siamo andati alla riscossa.
So chiaro e bene è difficile sperare!
Perdonate! Non è buonismo, non è speculazione,
non mi riesce d’amore il poetare
pensando ai bimbi soli… in mezzo al mare.