Radici i ricordi, di Filippo Passeo

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Radici i ricordi.

Se le fredde mani
della madre di Clio le sgrovigliano
diventano legnose per
puntellare il presente di un essere che
i 90 gradi della sua verticale
va perdendo a ogni tramonto.

Diventano alberi del pepe e della seta
dove sotto la scorza
colonie di ninfe ne bevono le linfe
e tu stringi le labbra
per succhiarne di nuovo
i resinosi frutti…
ma con tanto inaspettato sforzo.