Ricordo ancor, di Antonietta Fragnito

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Oh lasso quanti dolci pensier, quanto disio
Sentivamo di Paolo e Francesca
un declamare avido
quasi rabbioso
Ci giungeva
dal fossato dei versi
l’ eco di quell’ amore furibondo
Ci fu promiscuo
come fosse vivo
l’ attimo eterno
Divenimmo statue nei banchi
vulnerabili
Ognuno stava lì seduto col suo Paolo
o con la sua Francesca
Il professore
come un pupazzo asservito ad un sublime inferno
a falcate nell’aula
declamava.

foto:   Tumbir