L’orologio digitale segna già le 8:00 del mattino. I cani abbaiano, la tapparella si è incastrata e il sole non c’ha messo molto ad infuocare la trama operata delle lenzuola sintetiche. Sembra un sabotaggio, e un po’ lo è, come tutti i miei risvegli.
E va bene, ok, cospiratori del sonno, avete vinto voi. Mi alzo.
Controvoglia, quindi, apro prima un occhio, poi l’altro: guardo fisso davanti a me. Cazzo. La persiana è veramente rotta, bloccata. Un disastro.
Eppure, non è l’abnegazione della tapparella il problema principale di questo martedì disorientato. Sedetevi che ve lo racconto.
Dunque, con lo sguardo ancora sopito, cerco a tastoni gli occhiali da vista, e non li trovo. Allora, mezza cieca ma già sufficientemente incazzata, cerco il cellulare, e non trovo manco quello. Ottimo, penso, e afflitta dai miei precedenti insuccessi, riorganizzo rapidamente le mie priorità mattutine. Mi risolvo nel cercare un fazzoletto, nella speranza…
View original post 560 altre parole