I ricordi portano malinconia, di Augusto Salati

I ricordi

NON SI DOVREBBE MAI TORNARE INDIETRO NEI RICORDI, ESSI PORTANO TROPPA MALINCONIA.

Ho ripercorso una stradina che frequentavo molti anni fa, in fondo alla strada quattro case e una torre, formavano una contrada da me tanto amata. Da una di quelle case, mi veniva incontro una ragazza di sedici anni, io ero poco più grande di lei e in quegli incontri, non so che timidi sguardi ci davamo e che teneri baci timorosi ci scambiavamo in fretta per non farci vedere.

E che delizia quando ci prendevamo la mano e camminavamo lentamente per la stradina imbrecciata. Una volta ci prendemmo la pioggia e ci riparammo in fretta sotto una quercia enorme, eravamo felici e io per la prima volta la strinsi alla vita e la baciai con tutto l’ardore dei miei anni.

L’odore della pioggia smorzando la polvere della strada ci entrava nelle narici, ma il piacere di quel pomeriggio, lo ricordo ancora. Non so perché ci lasciammo, forse perché la sua famiglia si trasferì lontano e i tempi erano molto difficili.
A distanza di tanti anni sono ritornato in quei luoghi, la strada ora è asfaltata e ai lati di essa sono state costruite case e villette. Gli alberi e le siepi lungo la strada, sono quasi scomparsi…

Questo luogo oggi mi fa una grande tristezza, non lo riconosco più, dove c’era la casina abitata da Guerrina, sorge un caseggiato nuovo, dolorosamente diverso dalle casette del mio antico amore.

Poco lontano, in una discesa di terra battuta. ancora resistono i ruderi di una casa colonica; nell’aia, alla fine della scala esterna, quel che resta di un triciclo con le ruote di legno di un bambino, l’ho raccolto, e pensando al mio antico amore, mi sono commosso…. Come vorrei tornare indietro e camminare con le scarpe sporche di terra dentro quei sentimenti!
a.s.