Ho preso le distanze, di Rosamaria Alagna

ho preso

Guardati allo specchio riprenditi la tua vita,
tu che ami lo storto e spento le stelle.
Urla nella notte il silenzio delle rovine
affinché il mattino inganni quel sogno
e il vento spazzi via cieli indifesi.
Non graffiare la tua anima con
amore da mercato che t’impedisce di volare,
solo squallore s’aggira nella coscienza stanca di quell’impulso
“che non è amore”
tutto era bello come una favola,
con la sola protagonista come
un falso d’autore volatilizzata nel nulla,
lasciando il posto suo alle illusioni
e delusioni.
Lacrime accompagneranno le notti vuote,
fisserò il cielo sperando di trovare nella luce delle stelle la tua immagine riflessa nel cuore
ferito
Mi specchio nei riflessi di luna
laddove trovo verità ombrata dal tempo,
chi sono io?
Un rifugio per alleviare un cuore spezzato da quell’anima persa mai esistita lasciandoti
con un biglietto come ricordo di quel treno mai preso.
O un amore a senso unico,
dove tu non hai il tempo di amarmi…
Quell’incontro tanto sognato,
com’era falso proprio quando era li’ davanti
ai tuoi occhi l’hai soffiato come ceneri al
vento
per rincorrere ammucchiate infinite
e io prendo le distanze.

@ Rosamaria Alagna