“Pasolini, il sacro del profano”. Ultimo coinvolgente evento della stagione culturale IPLAC  svoltosi  il 15 giugno a Roma, presso l’Enoteca letteraria di Tonino Puccica – di Silvia Cozzi.

Venerdì 15 giugno, a Roma, presso la sala gremita di pubblico dell’Enoteca letteraria di Tonino Puccica, in via Quattro fontane, si è svolto un interessante dibattito di grande spessore culturale “Pasolini, il sacro del profano” moderato da Maria Rizzi.

enotecapasolini

L’evento ha visto come relatori Nicola Feruglio, (Fondatore e presidente dell’Associazione Antropologia Terzo Millennio, autore di saggi filosofici e di racconti, che svolge le sue conferenze in Argentina e in Italia) e Luca Giordano, (poeta, scrittore e sceneggiatore).

Ha aperto la serata Paolo di Santo recitando un brano tratto dalla sceneggiatura di Luca Giordano “Maledetti poeti”.

Le argomentazioni, trattate sapientemente dai due relatori,  sono state supportate dalla proiezione di immagini dossier tratte da stralci di vita e dai film di cui Pier Paolo Pasolini è stato regista e sceneggiatore.

In particolare Nicola Feruglio ci ha illustrato “Il vangelo secondo Matteo” mettendo a fuoco il pensiero di Pasolini oscillante fra il sacro e il profano e la potenza e lo spessore di questa opera che è ritenuta da molti una delle più belle riproposizioni fedeli e veritiere della vita di Cristo tratta dal Vangelo secondo Matteo .

Affrontando in maniera antidogmatica un argomento di carattere religioso, il film fece sensazione e scatenò un aspro confronto intellettuale sulla stampa. Inusuale l’utilizzo di attori non professionisti e comparse scelte tra la locale popolazione contadina.

L’Evento, che è l’ultimo  della stagione culturale organizzata da IPLAC (Insieme per la cultura) si è concluso con la cena conviviale svoltasi in un clima familiare e accogliente.

Pubblico, di seguito, per evidenziare l’impatto empatico e l’atmosfera della serata di venerdì, le impressioni del giovane amico Emanuel Rea Leunam.

Silvia Cozzi

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A volte vorrei avere la stessa possibilità che trovo quando entro in un ristorante e acquisto qualcosa da mangiare. Nutrirmi con molta facilità. Per il corpo, abbiamo una ampia gamma di prodotti, ma per il nostro intelletto e  la nostra cultura, questo cibo fondamentale scarseggia. Proprio ieri mi è capitato di dover entrare in una libreria spinto dalla paura di impigrire la mia mente sempre di più  con i dispositivi cellulari della quale sono drogato, e di dover necessariamente cercare qualcosa che potesse nutrirmi. Difficilissima ricerca.

La sera, avevo l’incontro all’Enoteca Letteraria di Tonino. Ormai la Frequento spessissimo ma mai come ieri è stato obbligatorio ascoltare. Durante la presentazione di Pier Paolo Pasolini esposta dai relatori, mi sono accorto di come sia necessario essere presenti ad eventi simili. La preparazione dei Relatori e le digressioni trattate, mi hanno permesso di scavare immensamente dentro me stesso, e arrivare ad un livello di accettazione totale, soprattutto nei confronti di quei lati delle nostre molteplici personalità che tendiamo a mascherare.

Perché è quindi per me importante oggi scoprire Pasolini? Non riusciamo a comprendere il nostro livello di alienazione dalla realtà se non ascoltando o comprendendo meglio un Esegeta di questo calibro. La scoperta del Sacro tramite i suoi film, l’approfondimento della psiche umana, passando per i blocchi sociali inerenti alla sessualità, rappresentano un viaggio obbligatorio per chiunque sia interessato a vivere una  vita vera, che non è necessariamente una vita di plastica, ma un incontro con i nostri miti profondi, con il nostro inconscio, e con l’elaborazione di tutto questo. Incredibile per me cercare di ridare quello che ho ricevuto ieri dai relatori, dall’Iplac, da Pucciaca e dai presenti. Di una bellezza insondabile, di una poesia infinita, di un amore concreto e forte. 

Pasolini ha salvato di nuovo la mia vita

Emanuel Rea Leunam”