Sulla vetta, di Annamaria Latini
Sulla vetta,
ove lo sguardo si perde
nell’incontaminata natura;
ove la neve custodisce
il sangue fratello,
odo l’allegro canticchiar
dei viandanti in cammino,
ma mesta rimembro
l’umana sofferta liberta’.
Grida strazianti
” risuonano” nella valle boschiva;
un bimbo radici piu’ non ha
e la calpestata Infanzia sua
affida al nemico, fratello lontano.
Voce straniera sulla vetta antica,
paterna mano di virginale amore
nell’oscura storia dei tempi.
Annamaria Latini