di Lia Tommi , Alessandria

Un quartiere di Piombino  dove c’è un’unica prospettiva di occupazione., faticosa  e in un ambiente  malsano,,  l’alternativa  sono le attività  illegali.

Un grande mostruoso stabilimento,  assordante  e che produce ogni sorta di danno alla salute.

Con la crisi, persino il mostro smette di essere un punto di riferimento.

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All’orizzonte l’isola d’Elba, uno splendido luogo turistico, come un miraggio, quasi irraggiungibile, anche  se il porto per approdarvi è  proprio lì  a portata di mano.

Donne frustrate, precocemente  invecchiate,, uomini violenti o irresponsabili.

Due adolescenti che stringono un’amicizia profonda ed esclusiva, che taglia fuori  la cosiddette “sfigate”.

Ragazzi che scalpitano, si consumano nello sballo, tra locali alla moda e canne.

Tutti sognano di scappare via dagli squallidi casermoni tutti uguali, con qualsiasi mezzo.

Un’improbabile storia d’amore, che fa incontrare mondi troppo diversi, e non manca il tema dell’omosessualità,  trattato con delicatezza  impagabile.

Un dramma finale, descritto minuziosamente e sapientemente, che sembra rompere  i già  precari equilibri, e invece  rafforza  rapporti  che sembravano perduti.

Un romanzo di Silvia Avallone, che coinvolge ed appassiona.