Tu, forzato di Mauthausen, di Alisa Milani

Tu, forzato di Mauthausen
(Il Tunnel)
Hai scritto
sui muri di Loiblpass;
hai descritto
l’orrore degli sguardi,
le urla di bocche affamate,
i visi di chi non c’è più.
Hai cancellato nel tempo
l’odore acre
di corpi bruciati,
il pulviscolo grigio
sulle vostre teste.
Hai scritto col pensiero
per non arrenderti,
sulle pietre
per non dissolversi,
con la penna
per non dimenticare.

Hai sognato la cattiveria
di chi
non ha avuto pietà,
ricordando i grugni
e i sorrisi beffardi,
di chi,
nel buio della notte,
nel freddo dei giorni infiniti,
ha distrutto
la vita di tanti,
cancellato
il futuro dei bimbi,
usurpato
corpi di donne.
Hai scritto
con l’amarezza dell’anima
per Uomini
che hanno affiancato
il tuo cammino,
ti hanno accompagnato
e poi lasciato!
Io,
spettatrice di fogli stampati,
mi soffermo
ad ogni tuo verso,
tante lacrime
rigano il volto,
tanti battiti
angosciano il cuore.
Non ho vissuto
il tuo calvario,
ho seguito le tue parole
e qui’ mi son fermata.
M’inchino a te Andre’ Menard.
Addio Mauthausen

Alisa