Matteo Renzi, se i mercati vanno male sono i consumatori e i lavoratori che soffrono!

Così Matteo Renzi nella sua ultima Enews: “Parliamoci chiaro: non è vero, come dicono i demagoghi, che una cosa è fare l’interesse dei mercati, una cosa è fare l’interesse dei cittadini. Quando i mercati vanno male, i miliardari diventano ancora più miliardari. Sono le famiglie che hanno un mutuo che pagano il conto. Sono i consumatori e i lavoratori che soffrono, non i miliardari.” 

Renzi Enews 543 del 1 ottobre 2018

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Il Governo ha approvato il Def, documento che indica le linee di finanza pubblica per il prossimo anno. Lo ha fatto con Di Maio e i suoi che si sono spenzolati dal balcone di Palazzo Chigi urlando: “Vittoria”. Sotto il palco, come ragazze pon-pon, i soli parlamentari grillini, che applaudivano felici con le loro bandiere. La foto ha fatto il giro del mondo, l’Italia è sembrata un Paese in mano a degli irresponsabili. Il Financial Times, il primo giornale letto dagli investitori in tutto il mondo, l’ha messa così.
Il giorno dopo, infatti, è crollata la borsa, è schizzato lo spread. E ancora mancano i giudizi delle agenzie di rating da cui dipende la tenuta del nostro sistema finanziario.
Parliamoci chiaro: non è vero, come dicono i demagoghi, che una cosa è fare l’interesse dei mercati, una cosa è fare l’interesse dei cittadini. Quando i mercati vanno male, i miliardari diventano ancora più miliardari. Sono le famiglie che hanno un mutuo che pagano il conto. Sono i consumatori e i lavoratori che soffrono, non i miliardari.

Noi abbiamo fatto delle misure, dal JobsAct al Piano Industria 4.0. Dagli 80 euro alla diminuzione delle tasse. Le conseguenze le vediamo oggi nei dati Istat: per la prima volta dopo anni la disoccupazione scende sotto il 10%.

Questa manovra è una manovra che mette in ginocchio le persone perbene, le famiglie, i consumatori. Basata su condoni e assistenzialismo, non aiuta l’Italia a crescere. Ma secondo Di Maio con queste misure la povertà sarà abolita. In tempi normali se uno avesse detto: aboliamo la povertà per decreto, avremmo chiamato un’ambulanza. L’unica povertà che Di Maio ha abolito, per adesso, è quella di qualche suo amico e collega che prima dichiarava zero e adesso ha redditi significativi grazie a incarichi pubblici.

Per questo trovo bellissimo che il PD per una volta abbia messo da parte le polemiche interne e abbia mostrato che un’opposizione c’è ed è viva. Lo abbiamo fatto ieri a Piazza del Popolo, dobbiamo farlo tutti i giorni. Ho replicato a Salvini che parlava di “quattro gatti in piazza” e a Di Maio che ci accusa di “terrorismo mediatico”, dopo avermi dato dell’assassino.
Saranno mesi difficili, amici. Perché le scelte di questo Governo fanno male all’Italia di chi lavora. Il governo populista fa contento chi vuol stare sul divano ad aspettare i soldi del reddito di cittadinanza o chi evade le tasse in attesa del prossimo condono. Ma la gente che lavora, che suda, che fa fatica sarà penalizzata dalle scelte folli di Salvini e Di Maio.

Per gli interessati:

Qui sono con Lilli Gruber a Otto e Mezzo

Qui l’intervista al Corriere della Sera con Maria Teresa Meli.

Chi ha voglia di combattere per quella che noi definiamo una “Resistenza Civile” si iscriva subito alla Leopolda, il 19-20-21 ottobre. Quest’anno ne vedremo delle belle. Si inizia alle 21 di venerdì 19 ottobre. Parleremo molto di futuro. Ma non mancherà un occhio a ciò che sta combinando il Governo anche perché la contro-programmazione di Rocco Casalino ha organizzato per lo stesso weekend (ma che strano) la kermesse nazionale dei Cinque Stelle con Grillo, Casaleggio e Di Maio. Il loro obiettivo è abbassare la nostra visibilità: sicuramente avranno loro le dirette, i media, le aperture. Ma in realtà ci fanno un regalo: sarà chiara la differenza tra due Italie diverse, la loro e la nostra. Entro la settimana vi invierò una newsletter ad hoc sulla Leopolda. Ora però chiedo a chi non l’ha fatto di preiscriversi, perché abbiamo un boom di richieste che dobbiamo gestire sotto il profilo organizzativo.

Nel frattempo vi aggiorno rapidamente su ciò che sto facendo io, a cominciare da Firenze:

Oggi riprendo l’attività di professore a contratto presso la sede fiorentina dell’Università di Stanford. Mi intriga molto l’idea di parlare di Europa con giovani competenti e preparati che vengono da tutto il mondo. Perché l’Europa è la vera sfida per tutti noi (qui il documentoche ho firmato con altri dirigenti politici continentali).

Ho finalmente finito il documentario su Firenze (ultima tappa, Orsanmichele, un edificio che era allo stesso tempo un santuario e il magazzino del grano. Ma un edificio che è soprattutto l’inno della laboriosità di Firenze. Perché la bellezza in questa città nasce dal lavoro, dalla fatica, dal sudore. Non dal reddito di cittadinanza). Sarà visibile prima della fine dell’anno e tengo molto al vostro giudizio.

Ho partecipato a “Corri La Vita” riuscendo a terminare il percorso di 11 km un po’ affaticato ma felice. Perché correvo nel nome di Alessia.

Ho inaugurato sul sito la sezione “Bufale”, l’elenco di fake news che mi riguardano e che nasce dalla vostra collaborazione, con segnalazioni varie arrivate a matteo@matteorenzi.it. Ho messo solo quelle che riguardano me, naturalmente. Ma l’elenco potrebbe allargarsi: la notizia che su Banca Etruria siano partite le richieste di archiviazione è stata relegata nei trafiletti dopo che lo scandalo aveva occupato le prime pagine per anni.

Pensierino della Sera. Sono preoccupato per i costituzionalisti italiani. Di Maio urla che l’elezione del VicePresidente del CSM è un complotto di Renzi e del PD. Allucinante. I fatti:

David Ermini è stato eletto al CSM anche coi voti del Movimento Cinque Stelle (723 parlamentari!). Oggi Di Maio grida al complotto, ma in Aula lo ha votato anche lui. Un complotto a sua insaputa?

Ermini è diventato VicePresidente del CSM grazie al voto dei togati. Che a loro volta sono stati eletti dai giudici di tutta Italia. I togati dovevano scegliere tra due professionisti del diritto: uno eletto dal PD, uno scelto dalla Piattaforma Rousseau. Non è pensabile dire che se vince Rousseau è democrazia, se vince uno del PD è complotto.

Tutte queste decisioni sono state prese dopo le elezioni politiche del 4 marzo. Data che secondo Di Maio segna la mia fine politica. Dunque: perché mi attacca ancora?

***
La verità è che Di Maio non è più lucido.
Prima mi da dell’assassino, dopo attacca i giudici italiani. Capisco lo stress di lavorare, specie per chi non vi è abituato. Ma Di Maio dovrebbe ricordarsi che le procedure del CSM sono definite da una Legge Fondamentale che si chiama Costituzione. Continuano ad attaccare le Istituzioni, senza pietà. Bisogna reagire. Perché chi tace è complice.

Un sorriso,
Matteo
App Matteo Renzi

P.S. C’è una bellissima lettera di un genovese al Ministro Toninelli. Perché dopo quasi due mesi ancora non è chiara la strategia del Governo sul Ponte Morandi. Mentre in Emilia Romagna si corre per risolvere il problema (ovviamente più semplice) di Bologna, qui il post di Stefano Bonaccini, Toninelli, come forse ricorderete, ha chiesto di realizzare un ponte per la comunità. Per mangiarci, per giocarci, per vivere. E un genovese gli ha risposto così. Toninelli ci serve solo un ponte. Solo un c…. di ponte. Leggete questa lettera e poi ditemi che cosa abbiamo fatto di male per avere un Ministro che dice no al progetto di Renzo Piano perché lui non vuole il ponte: lui vuole mangiare e giocare a pallone coi bambini.