Stupri come armi usate contro i civili, l’odio dell’Isis, le minoranze perseguitate: ecco cosa ci ricorda la decisione di Oslo. Chi sono Mukwege e Murad

Donne usate come schiave sessuali, le loro etnie umiliate. Lo stupro usato come arma di pulizia etnica, la forma più bassa di odio razziale. Tutto questo emerge dalle storie del Nobel per la Pace assegnato in Norvegia.

Come il genocidio

Gli stupri di guerra sono usati come arma psicologica da soldati, combattenti, milizie, ma anche da civili, durante i conflitti e comprendono anche i casi in cui le donne sono costrette a prostituirsi o a diventare schiave sessuali. Violenze spesso sistematiche e associate ai massacri. Lo stupro di guerra e la schiavitù sessuale sono riconosciuti dalle convenzioni di Ginevra come crimini contro l’umanità e crimini di guerra. Lo stupro oggi è anche affiancato al crimine di genocidio quando commesso con l’intento di distruggere, in parte o totalmente, un gruppo specifico di individui.

Sorgente: Le verità nascoste e indicibili raccontate dai due Nobel per la Pace