Io sono

di Raymonde Simone Ferrier

Io sono…

Sono la nostra distanza-vicinanza,
sono la tua vorticosa lenta cadenza
il tuo passo non più esattamente danza.
Sono l’età tua che avanza,
i tuoi capelli bruni e dolcemente bianchi,
i nostri lunghi ormeggi fissati ai fianchi.
Sono il tuo baffo che pizzica
sfiorandoti la bocca.
Sono la tua unghia sul dorso
dall’ovale di cielo perfetto
che mai troppo graffia, mai troppo accarezza.
Sono ciò che pur regolarmente accorciando, ricresce.


Sono la pelle che mentalmente cambi
ma poi è sempre quella.
La memoria ribelle in cui inciampi,
poiché la più bella.
Sono ogni tua labile cellula cutanea
che pur morente, all’istante si rinnova.
La tua ansia che calla e che cresce.
La sofferenza, l’alone Santo
sulla nostra testa, che vorresti rimuovere
e -Fenice- rinasce dalla grigia cenere.
Sono ciò che dai timori grandi e da quelli blandi
in volo come luce e fiamma sempre si innalza.
Tutto ciò che lungo il cammino pensi di aver smarrito.
L’armonia di ali.. che temi di aver reciso,
la gioia di un tempo.. che immagini aver annientato;
l’Amore mai incoraggiato, apprezzato e condiviso
che è immensità alata appollaiata nel tuo petto.
Sono, come allora, il tuo impaurito persistente battito segreto.
Il tuo cuore invisibile quando tace e va all’impazzita.
Sono inscindibile eterea organica parte di te.
Quella che scrive dentro di sé -dove Tu soleggiato sei-
solleticando -il Gran-bene che mi vuoi- :
quel privilegiato settore così irrinunciabile in me.
Poiché, solo di quell’intangibile essenziale “superfluità”,
solo di quel nostro imprescindibile buon odore di cuore,
sentendomi nutrita onorata e trafitta.. : io sono.
R.S.F.
30.11.2017