Quando si dice il destino, un ricordo degli anni 70

di Pier Carlo Lava

Alessandria: Ci sono situazioni, momenti, oggetti e nel mio caso un auto che fanno tornare alla memoria fatti successi anche molti anni prima.

Ieri mattina mentre rientravo a casa al quartiere Borsalino lo sguardo mi cade su un’auto parcheggiata nei pressi dell’Old Wilde West.

Era una vecchia Alfa Romeo Giulia 1600 degli anni 70, colore grigio perla, forse riverniciata ma in buono stato, almeno così mi era parso passandogli accanto. La mia intenzione era di rientrare a casa parcheggiare l’auto e ritornare a piedi con la mia Nikon per scattare qualche foto, purtroppo quando sono sceso mi sono reso conto che non c’era più.

Giulia 1600 anno 1973

Mi sono detto: questo post non s’ha da fare… ma poi ho cambiato idea e mi sono messo a scrivere, per la foto da allegare avrei visto in seguito come fare. I ricordi mi sono immediatamente ritornati in mente come fosse stato ieri, anche se il fatto in questione era successo nei primi anni 70.

All’epoca operavo come Capo zona per la società Exportex S.p.a. di Milano, l’ufficio di distretto a cui facevo riferimento era a Torino in corso Giulio Cesare. La mia funzione era prevalentemente operativa e consisteva nella gestione di sette venditori dislocati in Piemonte e in parte amministrativa che svolgevo nell’ufficio in questione. A volte pernottavo in Hotel ma solitamente rientravo ad Alessandria, perciò ogni mattina presto, dovendo essere in ufficio alle 8.00, partivo e mi recavo all’ufficio distrettuale di Torino.

Con la mia Giulia 1600, all’epoca senza cinture, air bag, poggiatesta, abs, ecc. praticamente quasi ogni giorno facevo lo stesso percorso: Alessandria, Casale Monferrato, Trino, Crescentino, Chivasso, Brandizzo e poi Torino.

Un giorno che ero dovuto partire prima del solito per un impegno precedente all’ufficio è successo quello che in seguito avrei definito una brutta avventura per fortuna a lieto fine.

Ero quasi arrivato, ricordo che improvvisamente aprii gli occhi, dopo un evidente colpo di sonno, e a qualche metro di distanza vidi il retro di un auto, l’ultima di un lunga colonna ferma all’entrata del paese, istintivamente diedi un colpo di sterzo al volante a sinistra e poi un altro a destra e frenando mi ritrovai sulla corsia opposta qualche decina di metri dopo la metà della lunga fila di auto. In quel momento mi resi conto di cosa mi aveva serbato il destino, evidentemente non era la mia ora, dato che se avessi aperto gli occhi con qualche secondo di ritardo, ora probabilmente non sarei qui a scrivere la storia di quel mattino di molti anni fa.

foto mia Giulia 1600 anno1973