Il mio autunno, di Vladimiro Botta

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Mi vivo con il respiro largo dei cieli d’autunno e lentamente dissipo il calore del sole di una estate estenuante che ha abbracciato i corpi e l’autunno, il cielo sempre più alto, azzurro ferro, le stelle brillanti e rimpicciolite, iniziano i giochi delle foglie, baruffe d’amore, dissolvenze, e mi metto a fantasticare 

mi bevo le attese, il vento trascina con se anche pagine di riviste patinate, glamour, fascino di rossetti, scarpine di vernice, anche strisce di fumetti, sorrido in una nuvoletta di Gordon Flash, il sogno delle stelle, cerco nell’aria le tracce del profumo del mosto, ho nostalgie delle antiche vigne, dei tralci che hanno antiche cicatrici, ma ancora grappoli rubino.