Intervista alla scrittrice Elisabetta Mattioli a cura di Marcello Comitini

Alessandria today, dopo aver pubblicato la biografia della scrittrice Elisabetta Mattioli che trovate a questo link
https://alessandria.today/2018/09/29/la-scrittrice-elisabetta-matttioli-si-presenta-ai-lettori-di-alessandria-today/ 

Elisabetta
Elisabetta Mattioli

ha il piacere di offrire ai suoi lettori la possibilità di approfondirne la conoscenza pubblicandone l’intervista.

Benvenuta,Elisabetta!
Sono felice d’avere l’occasione di intervistarti e in particolare di presentarti ai lettori di Alessandria today. Loro e io avremo così la possibilità di conoscerti meglio e di conoscere meglio la tua variegata attività letteraria.
Ci vuoi raccontare chi sei, dove sei nata, cosa fai nella vita oltre a scrivere?

Buongiorno a tutti, il nome della mia città natale, non è importante, non sono legata alle mie origini, ho viaggiato in lungo e in largo, per tutta la vita, ormai ho raggiunto la conclusione che il termine “casa” è relativo, sono una cittadina del mondo. Posso farti una piccola confessione : Dove vedo il mare sono felice e mi sento a casa.
Cosa faccio nella mia vita? Della serie… Vissi, d’arte, d’amore, di passione e viaggi!
E mare : amico, compagno ed amante.

Qual è il tuo rapporto con la città dove vivi?

Nessuno in particolare, è una città importante dal punto di vista storico, culturale e la sua università è la più antica del mondo. (così mi hanno raccontato).

Ho notato che la tua prima pubblicazione è avvenuta nel 2013 . Hai iniziato a scrivere da giovanissima? E com’è nata l’esigenza di scrivere e in particolare di scrivere poesie? C’è forse stato un episodio che ti ha spinto a scrivere?

Ho iniziato a scrivere quando ero piccola, avevo sette anni, partecipai ad un concorso promosso dalla scuola elementare che frequentavo, era un racconto abbinato ad un disegno e vinsi il primo premio. Andai a ritirare la medaglia in un Hotel della mia città (un albergo ancora esistente). A quel tempo ero assieme a mia nonna materna, è uno dei pochi ricordi luminosi che ho di lei.
Per me scrivere, è passione, delizia e tormento, l’arte vive in me e io vivo in lei, fino a quando sentirò le parole e l’emozione, incidermi ogni meandro della pelle, so che non smetterò. Sono nata così, non ho memoria di un motivo particolare, però la sorella di mia nonna, una volta mi confessò che conservava ancora la mia prima poesia, si intitolava “Una rosa”, all’epoca avevo sette anni, mentre l’anno successivo scrissi un racconto, parlava di una bambina che perdeva suo padre, (moriva a causa di una malattia). L’insegnante mi “spedì” dallo psicologo, ed io ero abbastanza indispettita, non capendone la ragione. Quando mi chiese per quale motivo, avevo trattato un tema così spinoso, risposi semplicemente, che la morte faceva parte della vita e dovevamo accettarla.

Quali sono le letture che preferisci? E quali quelle che hanno contribuito alla tua formazione di scrittrice?

I grandi autori russi, amo la loro ardente, sofferente e drammatica letteratura, l’amore per la loro terra si percepisce, pagina dopo pagina.
Un libro che fu per me “formativo” è : Gli ultimi giorni di Pompei, scritto da un archeologo : Edward Bulwer Lytton. È una struggente storia d’amore e morte, ambientata a Pompei, poco prima della terribile tragedia.

Mi piacerebbe che mi parlassi dei libri che hai pubblicato. Quali tematiche preferisci affrontare fra le tante offerte dalla vita reale e dalla fantasia (natura, amicizia, sentimento d’amore, erotismo, attenzione verso gli altri, temi politici, temi satirici, ecc.) ?

i-racconti-di-lizzy
La serie de “I Racconti di Lizzy”

Amo trattare i temi che possano trasmettere le emozioni, ed evito accuratamente la politica.

Il primo libro è quello che rende reale, meglio dire materiale, allo scrittore il mondo della letteratura. Ci puoi raccontare quali difficoltà hai incontrato per pubblicarlo e quale è stato il tuo primo pensiero dopo averlo pubblicato?

Il mio primo libro è stata una Silloge poetica (Nosy), ed è stato tramite un concorso. All’epoca pensai che era un caso isolato, invece ne sono arrivati altri.
L’erotico è stato un punto d’arrivo importante, una scoperta e non scoperta, perché in fondo era dentro di me, aspettava solo di venire alla luce. In Italia è abbastanza difficile, il tema “erotismo” non è stato sdoganato. Ringrazio le case editrici che hanno pubblicato i miei libri, hanno “spaccato” il muro dell’ipocrisia tipicamente italica, parlare di sesso in questa Nazione è eroico, provai un profondo eccitamento.

Sei soddisfatta di come le case editrici pubblicizzano le tue opere o questo compito è affidato principalmente a te?

Si, tutto ok, non ho nulla da recriminare, collaboriamo a vicenda.

Ritieni che la tua presenza sui social, tipo facebook o google o instagram, sia utile alla tua attività di scrittrice?

Diciamo che ogni mezzo è utile per promulgare le proprie Opere!

Leggendo la tua biografia noto che hai pubblicato su molteplici e svariati temi letterari, ottenendo numerosi riconoscimenti di diversa natura (premiazioni nei concorsi letterari e di fotografia, pubblicazioni dei tuoi lavori in diverse antologie). Penso che riceverli sia stato certamente motivo di meritate soddisfazioni e di grandi emozioni. In che misura questi riconoscimenti hanno avuto (o continuano ad avere) la loro influenza sul tuo scrivere?

In realtà sono una persona competitiva (per natura), sia con me stessa, e sia con gli altri! i concorsi rappresentano una sfida e volersi mettere alla prova. Si, sono soddisfazioni, anche se adesso, partecipo molto meno, rispetto al passato.

Fra i temi da te trattati, hai pubblicato racconti per l’infanzia e racconti erotici. Qual è il filo che lega i due generi che ritengo tu senta scorrere entrambi nel tuo sangue?

eros
Racconti erotici

Nessun filo apparente, aver scritto per bambini ha rappresentato una “sfida letteraria”, per me è come sfiorare l’infanzia, che in fondo mi è sempre mancata e non ho mai avuto.
Però l’eros è la mia stessa essenza.

Cosa consiglieresti a un giovane o a una giovane che ti manifestasse la propria volontà di scrivere?

“Never give up”, scrivere è una lotta durissima, una guerra senza esclusione di colpi.
Questa è una super domanda, ma voglio ripeterti quello che diceva la “mia maestra poetica” : “Crea uno stile personale, ispirati…evitando di scopiazzare dagli altri”.

Secondo te cosa pensa la gente degli scrittori? Qual è il loro peso sulla società, ammesso che ne abbiano qualcuno?

Sinceramente non lo so, e nemmeno ci ho mai pensato, è la verità.
Penso semplicemente che se aspiro ad emozionare gli altri, devo provare intense sensazioni (io stessa).

Quali differenze esistono oggettivamente tra uno scrittore e un poeta (al di là ovviamente della forma letteraria)? E quali di queste differenze senti dentro di te?

Scrivo seguendo le sensazioni, sono sempre me stessa, nella poetica e nella narrativa, però…adesso preferisco il secondo genere letterario.

Qual è la tua opinione sulla politica italiana relativamente alla cultura in generale?

Non ho nulla da dichiarare, glisso accuratamente l’argomento.

Puoi farci qualche anticipazione sul prossimo libro che stai per pubblicare con la casa editrice Sensoinverso?

romanzi

La Violinista

Sabrina è una violinista, vive per la musica. Viaggia in tutta Europa, ha sempre la valigia in mano. Purtroppo l’aspetto sentimentale è un disastro. Dopo l’ultimo fallimento, si concede qualche giorno di relax in una SPA e proprio alle terme, accade un piacevole imprevisto. Cede alle avance di un’affascinante sconosciuto e fa sesso con lui. Da quel momento la sua vita cambia di colpo, non rivede più quell’uomo ma diventa un’altra donna. Inizia ad avere relazioni, finalizzate solo al piacere, senza implicazioni sentimentali. Ogni anno, ritorna nello stesso hotel. Nel 2009 rivede il suo ex – amante e attuale datore di lavoro, incontra ancora quello che considera “iniziatore sessuale”. Si chiama Angelo, le fa una proposta trasgressiva, accetta di esserne l’amante, per un periodo “X”. Scopre che l’uomo è il finanziatore della rassegna musicale alla quale parteciperà. La situazione è eccitante e sensuale, ma diventa un incubo quando vengono uccisi uno ad uno, i componenti della compagnia e come non bastasse, ricompare per poi risparire nel nulla, una vecchia e inquietante amica di Sabrina, che alla fine, si trova invischiata in una relazione ambigua, intrigante e appagante, ma nello stesso tempo è puntata dal S.K, in più viene interrogata dal commissario Blasius Rugher. La violinista capirà l’unico senso della vita, quando toccherà il fondo e sarà costretta a salvare se stessa e colui che ama.

Progetti per il futuro e sogni nel cassetto?

Il progetto è seguire le mie sensazioni, ed avere una cassettiera sempre più grande, e metterci dentro tutti i sogni, che nemmeno io (rammento).

Grazie Elisabetta per averci risposto con sincerità e apertamente. E grazie per averci offerto la sinossi della tua ultima fatica in cui si evidenziano i temi che abbiamo affrontato in questa intervista

Grazie per questa opportunità, lo dico sinceramente.
Il mio grazie anche ai lettori di Alessandria today per la pazienza che  avranno (dovendomi leggere).