Reduci di guerre, di Grazia Torriglia
Reduci di guerre
salvi per destino fausto
morti nell’intimo sentire
insonni per immagini
impresse di sangue e fuoco
di incubi e ricordi
di volti di ragazzi forse ancora imberbi ,
andate nella vita annaspando nei perché .
Cicatrici sempre aperte
bruciano coscienze
di uomini obbligati
allo sterminio dei popoli
ora vivete il senso della vita
tolta
e davanti agli occhi lo specchio
che rimanda orrori.
gt@