Museo della Gambarina: Le miniere del Beth – sulle orme di Pietro Giani

Alessandria: Da un’accurata lettura delle memorie dell’avo e da un’approfondita ricerca di documenti e testimonianze è nata l’idea di realizzare il docufilm: “ Le miniere del Beth – sulle orme di Pietro Giani”, per la regia di Fabio Solimini Giani, suo discendente, che sarà proiettato nella sala conferenze del Museo della Gambarina “C’era una volta” di Alessandria domenica 11 novembre alle ore 17,00.

museo 11 novembre 2018

Pietro Giani nacque nel 1806 da una famiglia che già agli inizi del ‘700 possedeva cave di marmo e granito usate per l’edificazione di innumerevoli opere monumentali tuttora presenti in Torino e in Piemonte.

Vero antesignano dell’industria estrattiva, uomo di elevate doti morali, nominato Cavaliere direttamente dal Re nel 1859, diede ai suoi operai non solo lavoro ma soprattutto dignità, fondando scuole serali per insegnare loro a leggere e scrivere.

Il docufilm narra le vicende che lo portarono allo sfruttamento delle miniere ramifere del Colle del Beth (2785 mt s.l.m.), situate nelle Alpi Cozie, in alta Val Chisone, tuttora uno dei cantieri minerari più alti d’Europa, la cui apertura costituì un’importante attività economica per la comunità locale, divenendo un polo di attrazione anche per i lavoratori delle vallate vicine e non solo.

“Le miniere del Beth – sulle orme di Pietro Giani”, scritto in collaborazione con Domenico Rosselli, guardiaparco del parco naturale Val Troncea, si apre con il ricordo della “grande valanga” del 19 aprile del 1904 nella quale perirono 81 minatori che scendevano a valle.

«Si trovavano sul monte a quota 2.700 e impressionati certamente dal continuo cadere della neve, dai rumori e dal pericolo imminente in cui si trovavano, decisero di scendere al basso… Si risolsero in questo modo dopo aver visto cadere la neve per tutta la domenica ed il lunedì. Neve primaverile, che sapevano assai pericolosa. Furono anche la precarietà delle scorte alimentari e l’approssimarsi della Pasqua, che tutti volevano trascorrere in famiglia che spinsero i minatori a cercare rifugio verso valle…». Dal foglio liberale ‘La Lanterna Pinerolese” del 23 aprile del 1904.

Questo evento, che può essere considerato come la più grave sciagura mineraria registrata in Italia, è troppo spesso dimenticato ed è anche per questo che il regista ha pensato di dedicare il proprio lavoro non solo a Pietro Giani, ma anche alle vittime dell’immane tragedia.

Il docufilm con le musiche originali di Alessandro Russo, ha il patrocinio    dell’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie e dei Comuni di Pragelato e di Porte.