Gli uomini, di Poesie Massimo Galli

gli uomini

Se guardo a voi con gli occhi della notte
altro non vedo che ombre in un deserto
come dei corvi svolazzare a frotte;

un grande vuoto su nel cielo aperto
dove le stelle han smesso di brillare
nascoste sotto un manto di sconcerto.

Oh! Voi non siete quelle luci chiare
che sempre danno vita ad un mattino
nemmeno siete ciò che all’occhio appare!

Oh! Voi non siete spirito divino
mandato in terra a contrastare il male
seguendo fedelmente il suo destino!

Siete dolcezza diventata sale
che ha perso nel tragitto la sua orma
finendo dentro un baratro a spirale!

Eppure se vi guardo in altra forma
non tutto mi risulta così vano
rivedo in voi quell’essere di norma

che veste la sua immagine di umano,
e riconosco in voi la sofferenza
di chi porgendo all’altro la sua mano

esalta in questo modo la coscienza,
e tutto acquista un’altra dimensione,
ritorna l’ombra ad essere parvenza

i corvi si trasformano in airone
brillano in cielo stelle come brace
riappare l’uomo in nuova condizione,

non più deserto nel mio sguardo giace
ma un’oasi fiorita di speranza
che annuncia l’uomo nuovo della pace.

m. galli