Novi Ligure: Writer e coltivatori di Marijuana nelle maglie della polizia di stato

Attenti e puntuali i controlli disimpegnati dal Posto Polfer di Novi Ligure (AL), nell’ampio territorio di competenza che si estende da Tortona, ad Arquata Scrivia ed Ovada, sino alle porte di Alessandria.

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Proprio grazie al costante monitoraggio dell’area, nella mattina del 09 ottobre u.s. la Polizia ferroviaria di Novi Ligure accertava che ignoti avevano vergato sui muri perimetrali della stazione ferroviaria di Serravalle Scrivia, una serie di simboli, raffiguranti svastiche.

Immediati accertamenti posti in essere dal personale della Polfer, attraverso la visione delle immagini del sistema di videosorveglianza cittadina delle aree attigue alla stazione, permetteva in tempi brevi di individuare l’autore del gesto, un trentenne italiano del luogo, con precedenti per reati contro la persona, noto ai poliziotti in quanto abituale frequentatore del contesto ferroviario.

L’uomo, che sentito dagli agenti ha dichiarato di aver compiuto tale gesto per futili motivi, senza alcuna finalità a sfondo politico o ideologico, è stato deferito dagli operanti alla A.G. competente per “deturpamento di cose immobili con graffiti riconducibili a svastiche”.

Sempre il Posto Polfer di Novi Ligure, nell’ambito dell’attività investigativa di più ampio respiro, intrapresa da luglio scorso a seguito del ritrovamento di una coltivazione di piante di marijuana nell’area dello scalo merci di Novi Ligure – San Bovo, ha con determinazione proseguito gli accertamenti volti ad individuare agli autori del reato. E così, dopo un attento e continuo monitoraggio di quell’area, svolto nella convinzione che i responsabili avrebbero ivi alloggiato altre piante, i poliziotti sono riusciti l’11 settembre u.s. ad individuare, ad una cinquantina di metri dal primo ritrovamento, un’altra piantagione di marijuana costituita, anche in questo caso, da numerose piante ben curate e contenute in vasi di plastica, nonchè dei soggetti responsabili della coltivazione.

Si trattava di due uomini, un moldavo ed un ecuadoregno rispettivamente di 24 e 27 anni, regolari sul territorio nazionale, che sono stati dagli investigatori deferiti alla competente Autorità Giudiziaria, per il reato di produzione e detenzione di sostanza stupefacente.