Filari di stelle cesellate
franano dal cosmo irreale
e s’adagiano ora sugli occhi
degli amanti che han visto
sentieri sordi di peccato,
a rinnovar antica memoria
che saggezza unita a fedeltà
persistono come pietre miliari,
scolpite negli animi di quanti
scansano l’amarezza, perché
non sussista amore ingannato,
rapinato di luce e fasci d’ambra,
ma un cuore devoto sia ciò
che smania l’ipocrita destino,
nessuna parola stesa al vento
né sesso schiavo delle tenebre,
solo capelli che onorano il viso
tra labbra che palesano verità
e mani che si perdono sui seni,
amplessi brucianti in una notte
che ha deciso di proseguire oltre.
Carlo Molinari copyright
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