c’è stato un tempo in cui il rametto sciatto
staccato dal vento, trasfigurava i sognatori
in eroi catafratti senza macchia, pronti per partire
a ripianare ogni torto, salvare donne e bambini
si gioca ancora a tennis nonostante i molti campi
decentrati oltre periferia, prossimi a stagni fangosi:
sul fondo passeggiano ancora le ultime volée
gettate coi pesi dopo il passaggio dell’ultima estate
ma le ciocche di capelli staccate da teste pensanti,
oggi irreversibili scoperte da museo, sognano ancora,
sanno di essere state parte del dentro ospitale:
si gioca ancora con la spada, senza immaginazione