Titti Palazzetti. Mostra su Carlo Vidua: conto alla rovescia

Da sabato 15 dicembre al Museo Civico

Casale Monferrato: A partire da sabato 15 dicembre, il Museo Civico di Casale Monferrato si arricchirà di un nuovo importante progetto espositivo che resterà visitabile, con gli stessi orari del complesso museale, per tutto l’anno 2019: “Carlo Vidua: monferrino e viaggiatore”.

L’iniziativa intende valorizzare e restituire alla fruibilità pubblica la straordinaria collezione etnografica di Carlo Vidua (Casale Monferrato 1785 – Ambon 1830) pervenuta all’Amministrazione Comunale nel 1854 tramite lascito testamentario di Clara Leardi e attualmente conservata – pressoché inedita – nei depositi del Museo Civico.

Gli oggetti, i libri e i documenti frutto delle lunghe peregrinazioni di Carlo Vidua costituiscono un unicum sul territorio piemontese e si pongono a livello nazionale e internazionale per rarità ed eterogeneità dei materiali. La sola collezione etnografica del Museo arriva a contare quasi 800 numeri d’inventario, di cui circa la metà si riferiscono ad oggetti e per i restanti a opere cartacee, per lo più di provenienza cinese e raccolti per temi in diversi volumetti.

Commenta il sindaco Titti Palazzetti: «Sembra incredibile che in tanti anni di esistenza del nostro Museo Civico si sia dovuto attendere fino ad oggi per portare all’attenzione dei casalesi e di un più vasto pubblico una delle collezioni più interessanti a livello nazionale. Carlo Vidua fu un personaggio di spicco nella temperie culturale del suo tempo, un epigono della cultura illuminista e un precursore dello spirito romantico che ispirò tanti viaggiatori del suo tempo. La curiosità per le diversità culturali, l’amore per la storia e per l’arte in cui si manifesta lo spirito del popolo lo spinsero ad accumulare una collezione interessantissima che merita di essere fruita. La nostra Amministrazione ha voluto porre rimedio all’oblio in cui era caduta la figura del nostro illustre concittadino riproponendone il percorso culturale di cittadino del mondo senza confini, barriere e pregiudizi».

L’esposizione

Il progetto di allestimento prevede l’esposizione di un’accurata selezione della collezione, attraverso la predisposizione di una sala del museo già dotata di una vetrina che permette di mantenere standard di sicurezza per l’esposizione degli oggetti. Saranno i temi del “viaggio” e della “scoperta” a coinvolgere i visitatori nel percorso espositivo anche attraverso l’utilizzo di un video realizzato appositamente per l’occasione.

Il percorso di visita permetterà di viaggiare intorno al mondo attraverso i reperti storici, proponendosi a livello didattico di grande attrattiva e modulabile per renderlo fruibile alle scolaresche di ogni ordine e grado.

Gli oggetti sono stati collezionati durante tre lunghi viaggi compiuti da Vidua: 1818- 1821 – Francia, Europa del Nord (Irlanda, Inghilterra, Scozia, Olanda, Belgio, Danimarca, Svezia, Lapponia, Finlandia), Russia (Mosca, San Pietroburgo), Medio Oriente (Caucaso, Crimea, Mar Nero, Costantinopoli, Smirne), Grecia, Egitto, Palestina, Siria, Libano, Cipro, Rodi e poi ancora Atene, dove si imbarca per Marsiglia; 1825-1827 – Stati Uniti, Canada, Messico; 1827-1830 – India, Cina, Filippine, Indonesia, Nuova Guinea.

L’esposizione seguirà criteri cronologici e geografici e si articolerà attraverso sei sezioni sinteticamente suddivise come segue:

1. Carlo Vidua (inquadramento biografico)

2. Primo viaggio: Francia e Nord Europa

3. Egitto

4. Medio Oriente (Turchia, Terra Santa)

5. America (Nord e Centro)

6. Sud Est Asiatico (Cina, Filippine, Nuova Guinea)

Accanto al gruppo di lavoro interno composto da Alessandra Montanera (conservatore del Museo, curatrice del progetto e dell’allestimento) e Elena Varvelli (coordinamento generale) in stretta collaborazione con Luigi Mantovani (Archivio Storico/Biblioteca, per la valorizzazione del patrimonio archivistico), e ai funzionari di riferimento della Soprintendenza competente, sono stati coinvolti per la parte scientifica gli studiosi Roberto Coaloa (aspetti biografici e storici), Beppe Moiso per il Museo Egizio di Torino (collezione egizia in parte rientrata a Casale Monferrato), Marco Guglielminotti direttore del MAO Museo Arti Orientali di Torino (per gli oggetti cinesi).

La campagna fotografica di tutta la collezione è stata realizzata dal fotografo Roberto Goffi; a cura di Federico Borgogni, invece, sono gli interventi di revisione conservativa degli oggetti da esporre.

La mostra sarà corredata da un video di circa 15 minuti realizzato dal regista casalese Luca Percivalle che verrà proiettato nella sala espositiva come parte integrante dell’allestimento e reso disponibile sul web. Il video, nel quale compariranno tutti gli oggetti della collezione – inclusi quelli non esposti – è stato realizzato mettendo in dialogo e raccogliendo le testimonianze di tutti coloro che hanno partecipato al gruppo di lavoro, a cui si è aggiunta la testimonianza di Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino e gli interventi istituzionali del sindaco Titti Palazzetti, dell’assessore alla cultura Daria Carmi e di Emanuele Demaria, sindaco di Conzano.

L’esposizione Vidua beneficia di contributo della Regione Piemonte erogato ai sensi della L.R. 58/1978. Altri partner dell’iniziativa (oltre alla già citata Biblioteca Civica/Archivio Storico): Museo Egizio di Torino, MAO di Torino, Accademia delle Scienze di Torino, Cooperativa Solidarietà e Lavoro di Genova, Associazione Amici del Museo Civico di Casale (presidente Bruno Serianni), Associazione “Orizzonte Casale” (presidente Gianni Calvi), Comune di Conzano.

Dopo l’inaugurazione il Museo Civico organizzerà visite guidate e percorsi didattici mirati alle esigenze delle varie fasce scolastiche. La mostra si presta infatti a proporre un ampio ventaglio di proposte didattiche che porteranno alla scoperta di questo straordinario patrimonio che bene si presta ad approfondire temi legati alla storia locale aprendosi all’internazionalità di cui Vidua si è fatto interprete. 

Il personaggio

Carlo Vidua, conte di Conzano, nato a Casale Monferrato il 28 febbraio 1785, fu un instancabile viaggiatore, visitò i cinque continenti giungendo fino in Estremo Oriente, dove morì nel 1830. Non fu solo un viaggiatore, ma anche un fine letterato, un esploratore, un archeologo. Uno dei più grandi intellettuali del secolo romantico, il geografo e naturalista Alexander von Humboldt, lo ricordò come “un viaggiatore dalle molte peregrinazioni e libero ricercatore”. Carlo Vidua ha viaggiato instancabilmente in Europa, Asia, Medio Oriente, Nord Africa, America ed Estremo Oriente: durante ogni tappa era solito comprare, raccogliere e recuperare ogni tipo di materiale che lo incuriosiva e che riteneva potesse essere testimonianza del luogo appena visitato e che inviava dentro cassoni destinati alla famiglia che viveva a Conzano. Un patrimonio ingentissimo, tra oggetti, libri e taccuini, che oggi si trovano in Piemonte, divisi tra l’Accademia delle Scienze di Torino, il Museo Civico e la Biblioteca di Casale Monferrato.