MIA AMATA, di Gregorio Asero

MIA AMATA

Dolcissimo il mio amore
ti guardavo mentre di luna usavi il suo candore
e per occhi rapivi due raggi di sole.

Bellissimo il mio amore
eri splendida quando d’arcobaleno
vestivi la tua persona
che già Dea mi sembravi così adornata.

Snello il tuo corpo sembrava leggiadra figura
e l’eterea aria ti faceva matura.

Oh sì tra le genti apparivi perfetta
e il mio occhio fugace rideva di sotto.

Adesso lo so!
Tu mi piaci
ti prego rimani
così un attimo solo
e poi….

Usciremo fra le stelle a danzare
così come fan le farfalle sui fiori
lievi… sfiorandoli soltanto.
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da “Poesie sparse”
di Gregorio Asero
copyright legge 22 aprile 1941 n. 633