Inverno, di VincEnzo Pollinzi

Inverno

Inverno

Il cielo ferruginoso
sul mare mosso
imbroglia la vista e
nasconde la linea di un orizzonte
distante,confuso e cavalcato
da nuvole gonfie
che corrono chissà dove,
continue e senza meta.

Un gabbiano abbandona la terra
e si allontana,vola sempre più in alto
nei suoi spazi senza confini,
e poi ritorna verso terra,
ancora e ancora e ancora,
celebrando la frenesia di
un va e vieni continuo e nervoso
come fà un bambino riluttante
che si rifiuta di capire.

Brancolo,come un guardiano notturno
che non trova più le chiavi del suo tempo.
L`orologio della presente stagione
impaziente mi chiama
e sconsolato io domando
ora e giorno,mese e anno
al primo che passa.

Diritti Riservati @ 18 Novembre 2018
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