CONSENTIMENTO, di Marcello Comitini

consetimento

Poggio il mio viso sulle mani
radici contorte e inariditi rami
di un passato
che mi fiorisce alle spalle.
Falangi delle dita
ossa tendini palme dorsi pelle.
Cosa resta delle mie mani un tempo
dispensatrici di carezze ?
Il numero degli anni
increspa lentamente il cuore che resiste
aperto come un tronco
da profondi squarci. Le immagini
mi affollano il cervello di risate
degli amori dei silenzi
che attraversavano il mio corpo.
Le mani attendono
nel consentimento dello specchio
nello stupore dello sguardo
ch’io ritrovi il senso
indecifrabile del tempo
quella scia all’orizzonte
dove si frangono le onde
tumultuose dell’anima.
Le speranze fuggono improvvise
dal dorso della mano
come colombe impaurite.

Gli occhi ancora tacciono guardandole.