Associazione SpazioIdea: “Incontri d’autore in Villa Guerci”, 1938. L’Italia razzista, di Fabio Isman
Circolo Provinciale della Stampa di Alessandria. Circolo Filatelico e Numismatico di Alessandria
Venerdì 30 novembre 2018 – ore 17:45 Villa Guerci – Via Faà di Bruno 70 Alessandria al primo incontro della rassegna invernale.
“Incontri d’autore in Villa Guerci”
Il giornalista Fabio Isman presenta il suo nuovo libro 1938. L’Italia razzista ed. IL MULINO
interventi di
Dott. Marco Caramagna
Prof.ssa Maura Poggio
Prof.ssa Paola Vitale
durante l’incontro
saranno disponibili libri autografati dall’autore.
Abstract
La tragedia della Shoah rischia spesso di lasciare sullo sfondo le altre gravissime persecuzioni che hanno colpito gli ebrei italiani dal 1938 al 1945. Le leggi razziali, precedute da un subdolo censimento che era in realtà una vera e propria schedatura e anticipate da una violenta campagna antisemita, esclusero gli ebrei dalla scuola, dal mondo del lavoro, dalla vita civile. Dal 1938, oltre 400 provvedimenti di crescente gravità: alla fine, gli israeliti non potevano possedere mia casa, un’impresa, un lavoro, neppure degli oggetti. Una spoliazione sistematica e minuta, confische equivalenti a oltre 150 milioni di euro odierni. Gli archivi restituiscono le vicende di questa Grande razzia, e storie, spesso ignote, di vita e, purtroppo, anche di morte. Il nostro Paese le ha indagate soltanto dal 1998, costituendo una Commissione presieduta da Tina Anselmi. Ma troppo resta ancora sconosciuto. Le stesse restituzioni agli originari proprietari sono state tardive e soltanto assai parziali. Come gli indennizzi, e i riconoscimenti a chi è stato perseguitato. Con una capillare ricerca tra i dati e gli allegati al Rapporto Anselmi e in numerosi archivi, negli ottant’anni dalla più importante tra le leggi razziali che furono l’anticamera della Shoah, Fabio Isman racconta vicende spesso ancora ignorate o troppo poco esplorate, che ci restituiscono lo spaccato di un’Italia non sempre composta da «brava gente». Prefazione di Liliana Segre.
Informazioni sull’autore
Giornalista e scrittore, dopo essersi occupato di politica interna ed estera da anni si dedica all’arte e alla cultura. Scrive, tra l’altro, per «Il Messaggero», «Il Giornale dell’Arte» e «Bell’Italia». Fra i suoi numerosi libri Naia? No, grazie. Un esercito di mestiere, con le donne, e non una leva obbligatoria (Dalai Editore 1997, con Valdo Spini), Venezia la fabbrica della cultura. Tra istituzioni ed eventi (Marsilio 2000), I predatori dell’arte perduta. Il saccheggio dell’archeologia in Italia (Skira 2009), Roberto Ferri (Skira 2009), Il ghetto di Venezia (Skira 2010) e Andare per le città ideali (Il Mulino 2016).