IL VIALE DEI FIORI, di Franceschini Ivaldo

IL VIALE DEI FIORI

Il cammino s’affretta
come l’ansia di doverti trovare;
passi che hanno paura calpestare
tante sono le foglie colorate
che adornano il lungo viale.

Quell’amore non fa rumore
e così che intonerò canti
per farti arrivare la mia voce.
Arriverò da te anche a piedi nudi
perché da tappeto rosso per te
ci son già le foglie di tutti i colori.

La saliva ora stagna tra gola e bocca
quando invece una volta
il mio umido erano solo lacrime.
Arriverò da te amore
e le parole più non avranno senso
perché farà sensazione solo l’abbraccio.
Occhi negli occhi saranno gemelli
e braccia con braccia faranno l’intreccio.

Ho rinunciato a tutto
ma non al tuo viso, non a te
che tra le foglie colorate
sembri un angelo senza ali.

Toglietemi pure i ricordi
che ora non hanno più senso
perché presente lì in fondo
c’è l’amore che aspetta e che freme.
In quel viale d’Autunno è vero
non ci sono rose
ma c’è il fiore più bello
quello tuo che non ha spine
e che odora anche appassito.

Che tutti gli astri della terra
si congiungano in eclissi
così che al buio troverò il coraggio
di avvicinarti oh fiore profumato
che passi a me incontro,
ancora non fai.

Dura è la mia prova d’amore
ho gli occhi stanchi a guardare
perché non ti vedo sempre sul fondo.
E’ come se d’incanto sparissi
e la terra cambiasse colore
come pure lo fanno le foglie.

Salgo con gli occhi al cielo e ti cerco
e così si aprono per me tutte le porte.
Ma quindi devo entrare?
Amore mio, è ora?
più oscura di così
non potevi essere adesso.

Adesso che ti avevo trovato
d’ improvviso già ti perdo?
Ora però mi vedi
vedi il mio sguardo, vedi le mani
le foglie sono rimaste nella strada,
perché il tuo sorriso adesso è sparito?

Le mie mani ora tremano
sanno che tradiscono emozione
come quando indossavo
l’abito bianco di festa
dentro una chiesa a prendere fede.

Ora Il tuo non è più un sorriso
devi innalzare quel calice
sulla mia testa già china,
che ha ormai capito
perché si aprono le porte.
Voglio ancora il tuo sorriso
come quando eri fiore
in fondo al viale.
Eri quello il fiore che attendevo,
eri tu la mia rosa senza spine.

Non mi darai più le notti
i giorni e le strade e le foglie
ma quando aprirò nuovi occhi
quei passi che muovevo per te
saranno ormai inutili
perché tu quassù m’insegni l’amore.

I.F.