L’anno che è nato, di Dario Menicucci

Buon anno

l'anno

Lascio il commento che scrissi a suo tempo…
non mi sembra sia cambiato molto…

L’anno che è nato

Scritta il primo gennaio 2015.
Aspettavamo un po’ tutti la fine del
2014, un altro anno di crisi e altre
negatività, addossando a questo
le colpe di tutti i nostri problemi.
Lo abbiamo gettato via, abbandonandolo
senza rimpianti, e abbiamo
accolto il nuovo con speranza.
In realtà quest’ultimo è arrivato
inconsapevole delle nostre forti
aspettative. Probabilmente senza
nemmeno accorgersi di noi.
D’atra parte sappiamo bene che il
tempo è così; passa e basta.
Tutto questo mentre il gatto e i bambini
continuavano a giocare, nella loro beata
inconsapevolezza.


L’ anno che è nato

Nel vicolo
di pozzanghere e spazzatura
è rimasto a dormire
l’anno vecchio,
chino sui marciapiedi,
appoggiato al silenzio.

Un gatto
gioca con le ombre
poi si dilegua
scivolando sui muri.

Dove piega la strada
sulla piccola piazza
un brusio di bambini
con il loro pallone.

Nel tiepido sole
sento impalpabili
le mani del nuovo,
nella luce che filtra
il suo ingenuo sorriso

Dario Menicucci