Edoardo_Bennato_1982_01

di Elvio Bombonato. Alessandria

EDOARDO BENNATO “Burattino senza fili” 1977

E’ necessario ascoltare la canzone, consistente in una musichetta ironica, la quale fa da contrappunto al testo, smentendolo.  Come se Bennato dicesse continuamente ai fruitori:  attenti, ciò che dico non lo penso. La realtà è tutto il contrario   Si rivolge direttamente a Pinocchio, che ha fretta di “diventare grande”, come dicevano una volta nonni e genitori, per giustificare i divieti e le regole: quando sarai grande , allora saprai.  Dato che il non essere ancora grande era un dato di fatto irrefutabile, il bambino o preadolescente doveva chinare la testa e obbedire ai divieti e alle imposizioni degli adulti.

Ho assegnato la canzone come tema in classe in II C Magistrale  “Saluzzo”venerdì 7/3/1986. La cantilena e il ritornello si fondano sull’iterazione, sull’anafora  (ripetizione che, in questo caso, insistita, finisce per negare l’affermazione: le allieve l’hanno capito subito, da sole).  Bennato sembra un cantante sgraziato, che scempia la dizione,  spacca il ritmo, allungando alcune vocali aperte a dismisura deliberatamente: con le deviazioni dalla norma attesa, crea dissonanze allo scopo di non distogliere l’attenzione e mandare il suo messaggio eversivo, com’è sua caratteristica.  Non tutti sanno che Bennato è colto, sia sul piano generale sia musicale; la sua sperimentazione all’epoca fu clamorosa, tra fisarmonica a bocca, chitarra e un tamburo che batteva col piede.

Il prof: Piana, docente di filosofia e pedagogia, supplente  l’ora successiva, fu sorpreso dalla presenza del giradischi sulla cattedra, e consentì alle allieve di terminare i temi. Quando tornai a ritirarli, mi disse:
“Quando sarai grande ti accorgerai che ti hanno raccontato una bugia, perché non saprai proprio niente, anzi, forse capivi di più da bambino, libero, non condizionato, come funzionano la società e i rapporti interpersonali” .  Esatto, vecchio e rimpianto prof. Piana, hai colto il senso, nonostante ti infastidisse la musica a lezione e per di più in un compito in classe.
Dunque ,la canzone costa di 6 quartine, più ritornello in terzine irregolari. Il verso dominante nelle quartine è il quinario (verso di 5 sole sillabe, con l’accento sulla penultima, esclusi i versi tronchi, in cui cade obbligatoriamente sull’ultima ), veloce e sintetico, pochissimi gli enjambement. Aggettivi quasi assenti, dominano  i verbi, di azione soprattutto.  La frase guida è quella del titolo, troviamo rime sparse, in modo non casuale.
–  il vuoto e poi : l’inconsapevolezza della primissima infanzia, quando il bambino non distingue e non separa il mondo reale e quello fantastico.
–  ti hanno iscritto:  non sei tu che hai chiesto di venire al mondo (tema caro al Leopardi, “Canto notturno di un pastore errante”).
–  il bambino fa domande, ma non gli rispondono con un pretesto; anche ai bambini si  può dire (quasi) tutto, basta saperlo fare, con la motivazione giusta, che il bambino percepisce subito, di pelle, se c’è.
– un gioco strano :l ‘assurdità della società, del nostro modo di vivere dissennato; es: il Natale consumistico, cui non ci si può sottrarre.
– catalogaaaato:  una sola parola nel verso, dilatata al massimo nella vocale più aperta del sistema fonetico italiano, la  A. La società di cui il bambino, diventato grande, farà parte, è già costruita come fosse un catalogo: a lui non viene chiesto di organizzarla, perché lo è già, solo di entrarci, possibilmente senza fare troppo rumore.
foto:
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QUANDO  SARAI  GRANDE

Il vuoto e poi
ti svegli e c’è
un mondo intero
intorno a te

ti hanno iscritto
a un gioco grande
se non comprendi
se fai domande

Chi ti risponde
ti dice:   è presto
quando sarai grande
allora saprai tutto…

           Saprai perché, saprai perché
           quando sarai grande
           saprai perché…

E allora osservi
gli altri giocare
è un gioco strano
devi imparare.

Devi stare zitto
solo ascoltare
devi leggere più libri
che puoi, devi studiare.

E’ tutto scritto
catalogato
ogni segreto
ogni peccato

Saprai  perché, saprai perché
quando sarai grande
saprai perché…