“Deficit del campo visivo”: Metodiche riabilitative – Idea – Relatori – Riabilitazione – AvDesk

Sala Convegni Cassa di Risparmio di Tortona, via Emilia, 168, Tortona (al)

2 febbraio 2019

L’idea

I deficit del Campo Visivo, le patologie correlate e i nuovi metodi di riabilitazione. Sono questi i temi oggetto del Convegno organizzato dalla Società Medico Chirurgica Tortonese e dallo Studio oculistico A. Vercesi, con il patrocinio del Comune di Tortona e del Lions Club Tortona Duomo, che si terrà sabato 2 febbraio nella Sala Convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, in via Emilia, 168.

“L’idea alla base del Convegno – spiega il dottor Antonio Vercesi, responsabile scientifico dell’appuntamento – è che quello del Campo Visivo sia un esame diagnostico multidisciplinare e così inteso possa individuare precocemente tutte le patologie correlate, numerose ed estremamente invalidanti. Si vorrebbe creare una piattaforma di dialogo per la gestione di questi pazienti complessi anche e soprattutto alla luce delle nuove tecniche riabilitative che verranno ampiamente illustrate”.

I relatori

Il Convegno, moderato dalla giornalista Paola Pianzola, sarà aperto dal dottor Antonio Vercesi, responsabile scientifico dell’appuntamento, che approfondirà il tema della multidisciplinarità della metodica diagnostica del campo visivo. Tra i relatori, il dottor Luca Cravello illustrerà i legami esistenti tra occhio e sistema nervoso centrale, mentre la professoressa Manuela Bonadeo approfondirà il rapporto esistente tra neuroscienze ed arte. Il professor Mauro Fioretto e la dottoressa Eugenia Rota, offriranno un inquadramento clinico dei deficit del Campo Visivo, rispettivamente nelle patologie oculistiche e in quelle neurologiche.

Diagnostica e inquadramenti clinici costituiranno la base per la lezione magistrale dedicata alla plasticità cerebrale e alle strategie di recupero nei disturbi del campo visivo e nelle lesioni cerebrali congenite ed acquisite, tenuta dal presidente del convegno, il professor Giovanni Cioni, ordinario di Neuropsichiatra Infantile all’Università di Pisa e direttore scientifico dell’IRCCS Fondazione Stella Maris di Pisa.

Il punto sullo stato dell’arte della tecnologia per la riabilitazione di tali patologie sarà l’oggetto della relazione dell’ingegner Stefano Linari.

La riabilitazione visiva e il potenziamento cognitivo

È proprio sulla riabilitazione visiva e il potenziamento cognitivo, infatti, che si gioca una delle partite del futuro in campo oculistico e neurologico. Come spiegato dall’ingegner Stefano Linari: “in diverse aree del cervello si trovano neuroni multisensoriali in grado di ricevere informazioni contemporaneamente da diversi sensi. Correttamente stimolati, questi neuroni possono rispondere maggiormente a input di tipo visivo. È proprio attraverso la loro stimolazione – prosegue l’ingegner Linari – che oggi lavorano gli strumenti che mirano a riabilitare il campo visivo”.

AvDesk

Tra questi dispositivi figura AvDesk, una macchina che ha l’obiettivo di ridurre i deficit  del campo visivo in pazienti con questo tipo di difficoltà e che funziona attraverso l’emissione di un segnale sonoro e contemporaneamente di un breve segnale luminoso in diverse modulazioni.

Con l’avanzare dell’età, il cervello conserva solo alcuni residui della plasticità che aveva alla nascita, tuttavia essi possono rivelarsi molto utili. Se, ad esempio, si perde parte del normale campo visivo si resterà privi anche della capacità di percepire un oggetto in movimento in quella metà.

Da questo punto di vista, alcuni studi hanno dimostrato che con un esercizio corretto e mirato, il cervello impara a reagire al movimento nella zona cieca.

Come noto, esistono infatti diverse aree del cervello dove si trovano i neuroni multisensoriali, in grado di ricevere informazioni contemporaneamente da diversi sensi.

AvDesk ha l’obiettivo di sensibilizzare questo tipo di neuroni a rispondere maggiormente a stimoli di tipo visivo. Questi stimoli, tuttavia, non possono essere elaborati dalla corteccia che non funziona, ma da altre aree del cervello che permettono una visione non cosciente

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