Ogni anno, il 4 Febbraio si celebra in tutto il mondo the “World Cancer Day”, organizzato dalla Unione Internazionale contro il cancro (UICC). Una campagna di sensibilizzazione contro l’epidemia globale, allo scopo di salvare milioni di morti prevenibili, aumentando la consapevolezza, l’educazione sanitaria sulla prevenzione dei tumori e migliorando l’accesso ai programmi di screening oncologici.

Dopo le cardiopatie e gli ictus ischemici, i tumori, sono la seconda causa di morte al mondo e nel 2018, oltre18 milioni sono state le diagnosi ed i più frequenti: polmone, mammella, colon – retto, prostata, stomaco e fegato. E’ scientificamente provato che il cancro è la malattia che risente maggiormente delle misure di prevenzione. Molti studi hanno dimostrato con certezza il tasso di causalità tra fattori di rischio, quali gli stili di vita errati (fumo di sigaretta, sedentarietà, diete scorrette), alcuni agenti infettivi, esposizioni ambientali (radiazioni ultraviolette, ionizzanti, sostanze chimiche) e il cancro. Più di 43 milioni di persone sopravvive a cinque anni dalla diagnosi. I dati sono riportati nel Rapporto Globocan sulla rivista CA: A Cancer Journal for Clinicians. L’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), evidenzia un aumento delle diagnosi che può essere dovuto a diversi fattori, dall’invecchiamento della popolazione, alle precarie condizioni di sviluppo sociale ed economico, in diverse aree del pianeta. Circa il 1/3 delle morti per tumore sono dovute a fattori di rischio comportamentali: consumo di tabacco, abuso di sostanze alcoliche, obesità. Il fumo è responsabile di quasi 1/4 dei decessi complessivi e oltre ai fattori di rischio rilevanti, sono da considerare alcuni virus (Epatite da HBV e HCV e papilloma virus HPV), responsabili del 25% dei casi. Il fumo, è strettamente collegato a diversi tipi di tumore: 30% di tutti i tipi, il 90-95% al tumore polmonare.

DANNI DA FUMO DI SIGARETTA

Secondo i dati statistici del Ministero della Salute, il fumo, in Italia, è una delle principali cause di morte, con un numero che varia tra i 70.000 e gli 83.000 decessi all’anno ed il 25% è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età ed i fumatori sono circa 10,3 milioni. Il tabagismo è un fenomeno molto diffuso tra gli studenti, Il 23,4% di essi fuma sigarette ed il 7,6%, giornalmente. Il fumo ha origine dalla combustione incompleta del tabacco e della carta che lo avvolge. E’ costituito da circa 4000 sostanze (70 cancerogene), tra queste, il catrame, il monossido di carbonio, la nicotina e le sostanze irritanti. I filtri delle sigarette, riducono la quantità delle sostanze respirate, ma non riescono ad eliminarle completamente. Le sostanze irritanti presenti nel fumo sono: acroleina, formaldeide, acido cianidrico ed ammoniaca e causano danni immediati alla mucosa delle vie respiratorie, provocando tosse, enfisema, bronchite cronica ed eccesso di muco. All’interno della sigaretta sono presenti: catrame, benzopirene, benzene, cadmio, arsenico, cromo, composti radioattivi (Polonio 210) ed idrocarburi aromatici, altamente cancerogeni. Il fumo aumenta il rischio di sviluppare diversi tipi di tumore ed in particolare il carcinoma polmonare viene riscontrato con una frequenza venti volte superiore rispetto ai non fumatori. Aumenta il rischio di tumore alla vescica e al rene perché le sostanze cancerogene del tabacco ristagnano con le urine nella vescica e vengono eliminate mediante i reni. Il fumo aumenta, inoltre, il rischio di tumori dell’esofago, del fegato, del pancreas e del colon retto. Le donne fumatrici hanno un maggiore rischio di sviluppare tumori all’utero, menopausa precoce ed osteoporosi anticipata. Oltre alla dipendenza farmacologica da nicotina, il fumatore va incontro a dipendenza psicologica. Nel momento in cui smette di fumare, il soggetto va incontro ad una vera e propria sindrome di astinenza da nicotina, caratterizzata da voglia irrefrenabile di fumare, insonnia, irritabilità, collera, ansia e difficoltà di concentrazione.