Presentazione del libro: I romanzi di Marilena Ciravegna

Biblioteca Civica L. Rapetti di Fontanile LiberaMente Incontri con L’Autore

17 febbraio ore 15.30, via Roma 69

Presentiamo un autrice emergente ottuagenaria. Molto dotata, alla sua seconda pubblicazione Marilena Ciravegna affronta il tema non facile della violenza anche psicologica, sulle donne. La Biblioteca fin dal 2011 collabora con l’Orecchio di Venere associazione in Asti dedita a contrastare la violenza sulle donne. Il Gen. Luciano Garofano, ex comandante RIS di Parma, fu ospite in Biblioteca nell’ambito di un convegno dedicato al tema per contrastare tale fenomeno sempre più diffuso.

Marilena Ciravegna

Trama del libro

La vicenda si svolge in Piemonte dagli anni del primo Novecento fino al 1945. Iuccia, nome della protagonista, è molto legata alla mamma che si ritrova un marito – da lei amato – che però si rivela un padrone in assoluto. Vita grama e sempre più difficile, intollerabile specialmente dalla figlia, vessata in ogni modo dalla figura di un vero padre padrone. La sopportazione dura fino all’età di 36 anni: all’ennesima interferenza del padre che le nega anche la possibilità di realizzare il sogno d’amore – peraltro ricambiato – si suicida.

“Questo libro è uno spaccato della famiglia patriarcale che metteva le donne al secondo posto ancora fino alla metà del novecento. Il romanzo racconta la giornata della protagonista che va a far visita alla cognata nel paese vicino. Iuccia è timida, sensibile,di carattere debole e introverso.

Durante il viaggio di andata ricorda alcuni episodi della sua vita che, nell’economia del libro, pur avendo la forma di racconti compiuti, tuttavia ci portano a capire come una figlia femmina venisse considerata a quei tempi. Il punto di domanda dopo il nome del titolo è l’interrogativo che ci interpella : “Chi è Iuccia per i famigliari? Come viene considerata?” E poi Iuccia stessa si chiede: “Chi sono io? Quale autonomia mi è concessa di avere nelle scelte della mia vita?”.
All’arrivo a casa della cognata trova le sue amate nipotine e con loro va al cinema dove viene proiettato un film che nel 1945 meritò ben 5 Oscar ma che come tema è funzionale a quello del libro. Infatti sullo schermo si assiste alla vicenda di un marito che plagia la moglie per appropriarsi delle ricchezze che potrebbe ereditare.

A questo punto Iuccia si riconosce nella vicenda del film e l’epilogo lo lasciamo alla lettura di chi vorrà goderne. La vicenda è trattata con verismo ma anche con grande delicatezza e avvince il lettore che è portato a trepidare e a partecipare agli eventi della vita della protagonista.”